Una tecnica antica, codificata nel Cinquecento da Cipriano Piccolpasso nel suo "Li Tre Libri dell’Arte del Vasaio”, una tecnica che fu la cifra, in età rinascimentale, del celebre Mastro Giorgio Andreoli e alla fine dell'Ottocento, ripresa da Paolo Rubboli, diede vita ad una riscoperta di un antico mestiere che ha fatto nel Novecento la fortuna e costruito il nome di Gualdo Tadino come città della ceramica. E' l'arte del riflesso che è stata protagonista della due giorni di "Buongiorno ceramica", promossa dall'Aicc, l'associazione italiana delle città della ceramica, che ha visto anche la cittadina gualdese partecipare con una serie d'inizitive. Tra queste presso il Museo Opificio Rubboli la dimostrazione della cottura, così come da manuale del Piccolpasso, di ceramica lustrata nei forni a muffola alimentati da ginestra. A guidare la dimostrazione nel pomeriggio di sabato 19 maggio , momento della cottura, e domenica 20 , fase di apertura del forno, il professor Maurizio Tittarelli Rubboli, l'erede di quel Paolo Rubboli di fine Ottocento, che ha illustrato ai visitatori le fasi scandite dalla tradizione per la realizzazione di oggetti ceramici lustrati alla maniera di Mastro Giorgio Andreoli. Un'occasione unica per visitare questo Museo Opificio che, unico nella sua specie, è stato ricavato nei luoghi che furono della fabbrica Rubboli , lì dove ancora sono visibili i disegni, gli stampi, ma soprattutto le muffole , i forni ottocenteschi il cui nero fumo da solo racconta le stagioni e stagioni di cottura , gli innumerevoli pezzi che questa fabbrica produsse costruendo un fiorente mercato che travalicò anche l'oceano . Non solo dimostrazioni dell'arte ceramica, ma anche approfondimenti sull'opera di Ciprino Piccolpasso curati da Marinella Caputo, Luca Pesante e Clarissa Sirci . Esposte anche tre antiche edizioni del libro del Piccolpasso fornite dal collezionista Luigi Patera.
Tra gli appuntamenti della due giorni di Buongiorno ceramica da segnalare l’inaugurazione alla Rocca Flea dell’esposizione “Oltre l’Oceano. ” dell’artista umbro Fabrizio Fabbroni, la ricollocazione presso la torre di via Bersaglieri dell’opera restaurata “Il vecchio e il bambino” di Bruna Esposito e al Centro Culturale Casa Cajani la bi-personale degli artisti Hanibal Salvaro e Karin Grassi dal titolo “Ceramic connections”.
Gubbio/Gualdo Tadino
21/05/2018 12:36
Redazione