"Non possiamo, di certo, omologare le persone ma, da esseri umani, possiamo fare il possibile per integrarci. Ognuno, quindi, sappia accogliere l' altro per raggiungere una convivenza che sia degna dell' umanità e di persone che sono state battezzate nel nome di Cristo".
Lo ha detto il cardinale Gualtiero Bassetti, celebrando la 104/a Giornata mondiale del migrante e del rifugiato nel complesso interparrocchiale di Olmo, a Perugia, con il Vangelo che è stato letto in cinque lingue diverse. "Ogni volta che un ' forestiero' bussa alla nostra porta ci offre un' occasione di incontro con Gesù, il quale si identifica con il fratello accolto e, soprattutto, con quello rifiutato. Il Signore affida all' amore materno ogni essere umano costretto a lasciare la propria patria alla ricerca di un futuro migliore", ha sottolineato il presidente della Cei ed arcivescovo di Perugia, ricordando le parole pronunciate oggi dal papa. "Tale sollecitudine - ha detto il card. Bassetti - deve esprimersi in ogni tappa dell' esperienza migratoria dalla partenza all' arrivo, fino al ritorno nel Paese d' origine, nella speranza che tutti possano un giorno tornare nelle proprie case. Questa è una responsabilità che la Chiesa intende condividere con tutti i credenti e con tutti gli uomini di buona volontà, chiamati a rispondere alle numerosissime sfide poste dalle emigrazioni con generosità, alacrità, saggezza e lungimiranza, sempre secondo le nostre possibilità". "Ogni fratello o sorella che ci chiede aiuto, a qualsiasi cultura appartenga - ha concluso il cardinale, secondo quanto riferisce una nota dell' archidiocesi - ha sempre dei propri valori e qualcosa di bello da donare".
Perugia
14/01/2018 19:11
Redazione