I cinque candidati a sindaco chiamati a rispondere alle sollecitazioni degli esponenti del tavolo delle forze sociali della rappresentanza delle imprese e del lavoro su La Gubbio che vorrei, che poi è il titolo della serata organizzata da 15 tra associazioni sindacali, dell'agricoltura, del commercio, dell'artigianato, dell'industria e del mondo cooperativo. E in sala, ad ascoltare le risposte che ciascun candidato è chiamato a dare in tre minuti alle questioni poste dai rappresentanti stessi delle associazioni, c'è tantissima gente. Devono rispettare le regole di ogni buon confronto i candidati (in rigoroso ordine di estrazione) Rughi, Lupini, Stirati, Palazzari e Gagliardi: sorteggio appunto e inizio a turno del giro di risposte alle sei domande poste dalle forze sociali, che sono poi sollecitazioni su grandi ambiti di discussione che toccano da vicino le associazioni di categoria e i singoli cittadini. Grandi tematiche nate attorno a quel tavolo della rappresentanza di fatto istituzionalizzato su iniziativa delle stesse forze sociali durante il commissariamento del comune ma che vuole continuare a vivere e a dare il proprio contributo anche all'amministrazione comunale che uscirà dalle urne. Sei le grandi questioni poste, ognuna proveniente da un settore specifico della rappresentanza.
Così dal comparto agricolo viene chiesto ai candidati a sindaco le intenzioni di una politica per il primo settore che, seppur limitata quanto a competenze comunali, può comunque incidere almeno nello snellimento del Prg e nell'allentamento dei suoi vincoli. Dal mondo del commercio, del turismo e dei servizi - nella premessa che il settore terziario è una plusvalenza per la città su cui è necessario investire – è stato chiesto quali cifre e quante risorse umane ed economiche si è disposti a investire e quali sono le azioni concrete nei primi 100 giorni di mandato, oltre alla disponibilità a istituire un assessorato specifico al terziario, con portafoglio, insieme alla consulta sul turismo. E quali sono le intenzioni in tema di tassa di soggiorno.
L'artigianato, anche alla luce del recente studio sui bilanci comunali, ha chiesto conto delle intenzioni in materia di tassazione, in particolare sugli immobili e sui rifiuti.
Puc 1 di San Pietro e Puc 2 ex ospedale al centro delle richieste del mondo industriale, interessato anche a conoscere gli orientamenti su un altro dei temi recentemente balzato agli onori della cronaca, quello dei centri commerciali. Dall'universo sindacale la richiesta ha toccato le politiche per combattere la piaga della disoccupazione, soprattutto giovanile. A chiudere il giro delle sollecitazioni, prima di quello finale a tema libero, è stato il terzo settore con la richiesta del tipo di welfare che i candidati hanno in mente, e con quali risorse intendono realizzarlo, in una fase contraddistinta da fenomeni quali l'invecchiamento della popolazione o la crescita dell'immigrazione.
Tante sollecitazioni insomma, utili ad affrescare la Gubbio che ciascun candidato vorrebbe, così come prescrive ogni buona regola di confronto: risposte contenute nei rispettivi programmi elettorali e già esplicitate in precedenza: sono stati diversi, ad esempio, nei loro interventi i riferimenti al primo confronto, quello della scorsa settimana sulla nostra emittente. Il primo, e di certo non l'ultimo.
Gubbio/Gualdo Tadino
16/04/2014 09:52
Redazione