Massima durezza nelle sanzioni, possibili risvolti penali per almeno una quindicina di persone e costituzione di parte civile del Comune di Gubbio nei successivi procedimenti. Ma anche un appello alle componenti ceraiole a isolare gli elementi più facinorosi e deleteri e una replica pure al sindaco di Gualdo Tadino, dopo l'ordinanza odierna.
E' un fiume in piena Filippo Stirati, sindaco di Gubbio, nell'inusuale conferenza stampa indetta d'urgenza nel giorno di ricorrenza del Patrono della città.
"Ho ritenuto opportuno indire questa conferenza per frenare sul nascere una serie di situazioni spiacevoli sotto diversi punti di vista. Sono state giornate intense e particolari come quella di ieri, vissute in modo composto e sobrio dalla stragrande maggioranza degli eugubini - ha premesso, proseguendo poi con il primo attacco -
Non possiamo consentire ad una minoranza facinorosa, scriteriata e irresponsabile di sporcare, inficiare una giornata che ha rappresentato un momento vissuto già con amarezza da tutti. Si è gettato fango sull'immagine della città per non rispettare regole che a prescindere dalle ordinanze comunali, sono in vigore in tutta Italia per quanto concerne il distanziamento sociale e il divieto di assembramenti. Il rischio di nuovi contagi è ancora vivo, proprio ieri c'è stato un caso positivo a Gubbio (anziana signora ricoverata all'ospedale di Perugia). Occorre che nei confronti di queste persone ci sia una reazione durissima da parte degli organi preposti a indagini e quindi alla magistratura - ha puntualizzato Stirati - per quello che è stato fatto alle forze dell'ordine, qualche nostro vigile urbano è stato oltraggiato e quasi aggredito; agiremo dunque con grande fermezza, chiederemo alla magistratura di dare seguito in maniera molto drastica senza alcuna indulgenza ne' tolleranza alcuna".
Poi ha proseguito: "Non mi sveglio oggi rispetto ai problemi che potevano sorgere nel corso di questo periodo. L'annullamento dei Ceri di per sè poteva portarsi dietro problemi. Come lo sarebbe stato in condizioni normali. Noi - ha ricordato con orgoglio il sindaco eugubino - siamo stati additati come modello organizzativo nelle edizioni 2018 e 2019 per il risultato ottimale dei protocolli necessari dopo i disordini di Torino, grazie al presidio e all'organizzazione dell'ordine pubblico. Memore di questo e anche delle possibili criticità, ho ripetutamente sollecitato il Prefetto, ho scritto lettere ufficiali per rafforzare il presidio del territorio, ho indicato i luoghi più critici, da presidiare. Purtroppo dolorosamente abbiamo dovuto impedire assembramenti in aree molto care alla comunità. Qualcuno mi ha chiamato "dittatore" nei giorni scorsi, la stessa Lega ha detto che limitavamo la libertà delle persone. La verità - ha aggiunto amaramente - è che per lucrare qualche consenso si è capaci di tutto. Tutti in realtà dovrebbero esercitare alto senso di responsabilità. La situazione è grave nel nostro paese. Se dovessimo avere più contagi e dovessimo fare passi indietro sarebbe drammatico. E questo non lo possiamo consentire".
"Ho la serena coscienza di aver fatto quanto era nelle nostre possibilità. Non potefamo affacciarci dalla finestra e sparare - ha aggiunto - E non si può pensare che il sindaco sia l'unico esclusivo responsabile di ciò che accade in un certo contesto. Lo dico esprimendo massima solidarietà verso le forze dell'ordine, in primis Vigili urbani maltrattati. Certo non posso rafforzarlo da solo il sistema di sicurezza, posso chiederlo come ho fatto anche tempo fa con la richiesta di istituzione di un Commissariato. Occorre grande chiarezza e fermezza. Sono state identificate persone, in particolare in corso Garibaldi (anche se comportamenti poco appropriati se ne sono verificati parecchi, senza quella sobrietà che era stata invocata). Se queste persone hanno infranto dispositivi sicurezza, distanziamento, comportamenti lesivi di quanto previsto oggi dalle norme prevenzione, vanno messi in quarantena domiciliare - ha puntualizzato non escludendo di emettere ordinanza in questo senso nelle prossime ore.
"A fronte di reati, del fatto che vengano infrante regole in vigore le persone ne rispondano fino in fondo. Non debbono esistere zone grigie. Ed è giusto che i cittadini siano solidali con lo stato sovrano (che non significa sovranista). Nel calcio si dice che le società debbano isolare gli ultras, anche nel mondo dei Ceri occorre fare uno sforzo di questa natura. Ho grande rispetto dell'autonomia del mondo ceraiolo. Non si può affermare una logica a rovescio in base alla quale questi comportamenti siano quelli che fanno fare carriera all'interno dell'ambiente ceraiolo. I giovani vengono frustrati da questi atteggiamenti. Credo che nel vasto ricco mondo della festa dei ceri questa riflessione una volta per tutte vada fatta, con chiarezza, senza ipocrisie, assumendosi la responsabilità. Rischiamo di inficiare e alterare i valori radicati dentro la tradizione Ubaldiana della Festa dei Ceri. Bisogna essere chiari - ha poi usato una metafora storica - tra S.Ubaldo e il capomastro che lo offende e lo getta nella buca, bisogna stare con S.Ubaldo, senza se e senza ma, e non ci si può neanche girare dall'altra parte. Va condannata la parte sbagliata. Tertium non datur".
Stirati ha riferito anche del vertice tenutosi stamane parlando con il prefetto: "E' rimasto colpito da quanto visto ieri. Ho detto che la mia preoccupazione si estende almeno fino al 2 giugno. Ho rinnovato la richiesta del potenziamento di presidi, con ulteriori forze dell'ordine. I nostri vigili vanno in ausilio. Stamane era presente anche la questura di Città di Castello. Prenderemo provvedimenti ulteriori in materia di alcolici, ma anche su questo vanno dati segnali chiari: non ho mai demonizzato il bicchiere del vino, ma moltiplicati per troppi numeri, mescolati a comportamenti di violenza, ribellismo, non sono grande dimostrazione del mondo che vogliamo esaltare con altri stili. I nostri cittadini attendono una risposta dura, immediata e drastica. Non ho alcuna difficoltà a sostenerla, anche se fossero coinvolti dipendenti comunali, o nostri familiari o congiunti".
Quanto alla questione di Gualdo Tadino, con l'ordinanza del sindaco Presciutti che interdice lo spostamento di persone tra un comune e l'altro, salvo casi specifici (necessità, salute, lavoro), Stirati mantiene un profilo istituzionale ma non nasconde il suo disappunto: "Sinceramente sono istituzionalmente è umanamente colpito in negativo: trovo pochissimo garbo istituzionale in quello che è stato fatto dal mio collega, la preoccupazione per la salute dei propri concittadini è comprensibile ma qui non siamo meno preoccupati di lui. Abbiamo gestito con concentrazione costante questo periodo. Se questo vuol essere un gesto per dimostrare che qualcuno lo è di più, lascia perplessi; se è un modo per creare difficoltà ad un altro sindaco sarebbe anche peggio. Per altro avevo apprezzato molto la solidarietà di tante istituzioni in questi giorni, voci di vicinanza e solidarietà veramente encomiabili, giunte anche da Gualdo Tadino. Però l'atto ultimo mi ha creato molto stupore, Presciutti è anche presidente delle Autonomie locali dell'Umbria, un ruolo che lo dovrebbe collocare al di sopra di certe questioni, abbiamo lavorato a lungo per mitigare campanilismi, collaborando su tanti fronti (Sanita, area interna) credo non sia questo un buon modo di coltivare certe relazioni e progettualità. Non mi ha neppure informato preventivamente di questa decisione. Non faccio polemica, ma sono molto dispiaciuto e rammaricato".
Nelle prossime ore dunque è attesa l'ordinanza per la quarantena domiciliare rivolta a coloro che hanno violato norme anti virus. Per ora si parla di una quindicina di persone, anche su iniziative di soggetti privati, ma lo stesso Stirati si è detto certo che il numero a seguito di più accurati controlli, è destinato a crescere. Ovviamente sarà fatta distinzione per chi in quella fascia oraria, passava con i dispositivi di sicurezza e non ha creato alcun assembramento. In caso di procedimento penale - ha puntualizzato in conclusione Stirati - il Comune si costituirà' parte civile. "Abbiamo lottato molto per tenere alta immagine della città in questi anni, per riposizionare Gubbio in Umbria, in Italia e nel mondo. Sporcare questa immagine come avvenuto ieri, da parte di pochi, e' un danno verso la città, verso i tanti che hanno rispettato le regole e verso noi stessi".
Gubbio/Gualdo Tadino
16/05/2020 16:13
Redazione