E' stato Marco Balzano, anche contro i pronostici della vigilia, a vincere il Premio Campiello 2015, uno dei più prestigiosi premi letterari del panorama italiano, organizzato da Confindustria Veneto e giunto alla 53ma edizione: la premiazione si è svolta nello splendido scenario del Teatro “La Fenice” di Venezia, di fronte al gotha dell'industria e dell'imprenditoria veneta.
Un'edizione che si connota anche di un legame con l'Umbria, perchè il 22 luglio scorso fu proprio Gubbio – nella Sala dell'Arengo di Palazzo dei Consoli – ad ospitare l'unica tappa regionale nel tour che ogni anno la Fondazione Campiello compie in tutta Italia con i 5 finalisti del premio. E così sabato sera alla Fenice si sono ritrovati, uno accanto all'altro, proprio come al Palazzo dei Consoli 2 mesi fa, Marco Balzano, con il romanzo L’ultimo arrivato edito da Sellerio, Paolo Colagrande, con il romanzo “Senti le rane” edito da Nottetempo, Vittorio Giacopini, con il romanzo “La mappa” edito da , Carmen Pellegrino con “Cade la terra” edito da Giunti e Antonio Scurati con “Il tempo migliore della nostra vita”, edizione Bompiani.
La giuria composta da trecento lettori anonimi (i voti giunti sono stati in realtà 282 in totale) ha così decretato che il migliore dei libri in concorso per il Campiello 2015 fosse quello che racconta la storia di Ninetto Giacalone. Per il secondo anno consecutivo il Campiello è andato in casa Sellerio (l’anno scorso lo aveva vinto Giorgio Fontana con Morte di un uomo felice). Come ha notato lo stesso Marco Balzano è senza dubbio emblematico che a vincere un premio letterario sia un romanzo dal titolo L’ultimo arrivato! Una sorta di ossimoro:
Un premio ancor più significativo per il tema, l'emigrazione, che richiama un pezzo di storia passata ma anche un pezzo di presente, vissuto dall'altra sponda. O meglio, come dichiarato dallo stesso Balzano, da quella stessa sponda, la Sicilia, da cui migliaia di emigrati partivano, e che oggi si trova ad essere invece terra d'accoglienza.
La cerimonia della finale del Premio Campiello 2015 è stata trasmessa in diretta tv via satellite per la prima volta, su Sky e sul circuito di emittenti venete coordinato da Antenna 3. Frizzante e leggera la conduzione della serata – affidata ancora una volta a Geppi Cucciari e Neri Marcoré già presenti al mattino quando si è svolta la conferenza stampa al museo Correr di piazza San Marco, nel quale è stata premiata la vincitrice della sezione Giovani, la siciliana Eva Luna Mascolino, 20 anni, che ha scritto una storia su uno dei redattori di Charlie Ebdo scampati fortuitamente alla strage del febbraio scorso, premiata insieme a Camilla Galante, appena 17enne, vincitrice del Premio Campiello Giovani – Riconoscimento estero. Presente anche a Enrico Ianniello che ha vinto il Premio Campiello Opera Prima con “La vita prodigiosa di Isidoro Sifflotin” - a sua volta presentato a Gubbio nell'agosto scorso alla sala refettorio di San Francesco, in occasione della rassegna “Un libro per l'estate”. Toccante il ricordo di Sebastiano Vassalli, deceduto da poco, a cui è stato consegnato, per interposta persona, il Premio Fondazione Il Campiello (alla carriera) ritirato dalla vedova Paola Todeschino. Una serata di eleganza, cultura e anche di spettacolo, conclusasi nei saloni di ricevimento della Fenice con un momento conviviale che ha dato appuntamento al 2016. Con l'auspicio che il rapporto con l'Umbria, e con la tappa di Gubbio, possa avere prosieguo.
Gubbio/Gualdo Tadino
15/09/2015 17:24
Redazione