A Gubbio nasce il polo dell'assistenza pe il disagio psichico

Un taglio del nastro partecipatissimo quello di ieri al Centro Salute Mentale di Gubbio dove è stato inaugurato il Centro di Ascolto intitolato a Silvia Calzuola. Moltissimi gli eugubini che hanno salutato con un brindisi l''inaugurazione ufficiale del servizio già sperimentato dalla fine del 2013. Tra loro anche la mamma di Silvia, prematuramente scomparsa alcuni mesi fa. A tracciare un primo bilancio del CSM -parlando anche del contributo di Silvia Calzuola nell'approccio integrato utenti-familiari-esperti per il disagio mentale- la direttrice del dipartimento di salute mentale della Usl Umbria 1 Area Nord Maria Patrizia Lorenzetti. 15 mesi di attività sperimentale che hanno portato a creare ufficialmente un luogo dove anche i familiari dei pazienti possono trovare sostegno ed aiuto. La gestione è affidata ai soci volontari dell'associazione Crisalide nell'ambito di una convenzione firmata con la Uls Umbria 1. Al taglio del nastro oltre al vescovo SE Mario Ceccobelli c'erano i sindaci di Gubbio e Gualdo Tadino Filippo Mario Stirati e Massimiliano Presciutti. Dopo l’inaugurazione è seguito l'incontro dal tema “Nuovi percorsi in salute mentale” alla Biblioteca Sperelliana seguito da un evento di poesia e musica. Alle 20,30 la presentazione della proposta di legge 2233 (già 181) illustrata alla cittadinanza dall'onorevole Ezio Casati, primo firmatario della proposta, e dal dottor Renzo De Stefani, referente nazionale di Parole Ritrovate, il movimento del “fareassieme” ben noto a Gubbio. Il fine di questa proposta di legge è quello di valorizzare, in continuità con la legge 180, la partecipazione attiva di utenti, familiari, operatori e cittadini nei servizi di salute mentale e promuovere equità di cure nel territorio nazionale.