Domenica sera nel corso della trasmissione sportiva Fuorigioco, è intervenuto come ospite oltre all'attaccante del Gubbio Liborio Zuppardo, l'ex diretore sportivo del CastelRigone Luca Quarta che ha commentato i risultati della quarta giornata di ritorno e fatto una panoramica del Girone E di Serie D. Innanzitutto direttore che effetto le fa ritrovarsi in studio con Liborio Zuppardo: “E' un assoluto piacere anche perchè comunque, oltre ad oggi che ne abbiamo avuto modo di persona, ci sentiamo spesso anche telefonicamente. Sono contento che dopo anni e anni di Serie D sia arrivato i una scocietà come il Gubbio che ha l'obiettivo e il progetto tecnico di risalire in Serie C, penso che Liborio possa giocarsi le sue carte anche in una categoria superiore. Da noi aveva fatto benissimo, godevamo di un attacco fenomenale con lui, Tranchitella, Di Paola, ancor prima con De Luca insomma ono davvero contento che sia tornato in Umbria e che possa giocarsi il camponato”. Campionato appunto con il Gavorrano che attalmente guarda tutti dall'alto, il Gubbio che possibilità ha? “io penso che lotterà fino in fondo, ha uno degli organici più forti non solo di questo girone, quindi io penso che sta solo ai giocatori decidere cosa fare nell'immediato futuro. Faccio i complmenti anche al mio amico Giuseppe Pannacci perchè nonostante le difficoltà dell'estate, è riuscito ad allestire una squadra forte, non era assolutamente facile. Così come credo che lo scorso anno, nonostante la retrocessione, abbia fatto nel miglor modo possibile anche perchè per valutare una stagione va preso tutto l'insieme e nell'estate precedente c'erano stati anche problemi d'iscrizione, quindi centrare la salvezza avrebbe significato compiere un miracolo”. Dal Gubbio al Foligno che oggi lei stesso ha visionato nella sconfitta con la Colligiana, per i falchetti fine dei sogni di gloria? “Penso proprio di si. Ci sono troppi punti e la davanti comunque continuano a macinare domenica dopo domenica, oggi il Foligno mi ha deluso, credevo di vedere una squadra che in testa aveva solo l'obiettivo di recuperare terreno, invece ho visto una squadra molle, un po' sulle gambe, certamente non una compagine in grado di poter compiere una rimonta. E poi ho portato bene anche al mio amico Tranchitella che grazie alla mia presenza è tornato in gol” conclude sorridendo Quarta. Dello sfogo di Damaschi cosa ne pensa: “E' una persona che vuole vincere e sicuramente la delusione ci sata tutta. Ha utilizzato parole forti ma conoscendolo penso che poi a mente fredda e lucida ragioni su cosa sia meglio fare e magri non applica quanto detto con quel “gliela farò pagare”. Certo a Foligno non è facile vincere, ci sono tante pressioni, sicuramente però le ambizioni di inizio anno erano quelle di lottare per il salto di categoria e la piazza fa bene a lamentarsi”. Passiamo al GualdoCasacastalda, in panchina c'è Bocchini che lei ha avuto, purtoppo per voi senza ottimi risultati, proprio a Castel Rigone... “Al di la del fato che le nostre strade si siano divise penso proprio che Bocchini dia l'uom giusto per il GualdoCasacastalda. Per una squadra come quella che è stata costruita Bocchini va bene in panchina perchè è un lottatore, va in trincea e fa la guerra e ha un tipo di gioco che rispecchia proprio questo credo. Non so se magari alla fine si salverà, io glielo auguro con tutto il cuore, ma penso che riguardo la scelta tecnica ci sia poco da discutere, magari andava fatta anche un po' prima, però vedo che la lotta è apertissima lain fondo e l'importante in questi casi è non allontanarsi dai play out”. Il momento del Sansepolcro? “La politica di far giocare tanti giovani a volte po' anche penalizzarti e questa situazione è capitata quest'anno. Penso tuttavia che il Sansepolcro he anche buoni giocatori in rosa: Cangi, Essoussi, Catacchini, Beati sono di categoria superiore e intorno hanno giocatori chi con qualche anno in più chi ancor più giovane che sono di prospettiva e di qualità. Penso che alla fine i bianconeri si salveranno, anche perchè per una società con una politica del genere e una delle più longimiranti per presenza in Interregionale, sia un peccato dover retrocedere”. Il Città di Castello invece sembra essersi ripreso dopo la vittoria sullo Spoleto, play out di nuovo lontani, salvezza senza troppi patemi? “Il campionato è lungo ma la rosa che ha a disposizione vale un obiettivo del genere. La vittoria sul Gubbio ha fatto forse montare un po' la testa all'ambiente che però ne ha pagato lo scotto e ora si è rimesso in carreggiata”. Lo Spoleto invece è una nave che naufraga, ci sono speranze? “Mi dispiace per il pubblico spoletino, che ricordo coniacere anche perchè l'ì conobbi proprio Zuppardo nella stagione del miracolo Serie C con Pasquino in panchina, ma penso che non ci sia più cura. Innanzitutto il vantaggio dalla terzultima è cospicuo, undici punti, i più penso che in estate si è fatta tropa confusione, tale da rimescolare carte societarie e di squadra fino a pochi giorni fa. Insomma, non penso che si salverà”.
Gubbio/Gualdo Tadino
26/01/2016 14:30
Redazione