Il nulla di fatto del 19 dicembre scorso, quando si sarebbe dovuto tenere un vertice ministeriale a Roma per sbloccare i pagamenti a favore delle aziende umbre che hanno lavorato in subappalto sulla Perugia-Ancona, ha riportato nella totale incertezza il presente e il futuro della direttrice.
Torna a farsi sentire così l'ANCE, sindacato costruttori di Confindustria che rinnova il suo accorato grido d'allarme: "Sulla Perugia-Ancona si sottovaluta che siamo ad un passo dal baratro - tuona il direttore regionale Walter Ceccarini - o si arriva ad una svolta o muore un intero settore" dice, ospite nella puntata di sabato scorso di TRG Economia (ora postata su trgmedia.it).
"Il Ministro non si è visto e questo francamente ci ha lasciato basiti - continua Ceccarini - teniamo che sia stato sottovalutato l'effetto di un dilatarsi dei tempi che è solo dannoso per le aziende che continuano a non essere pagate e a non avere certezze per il futuro. Spostare poi tutto sul tavolo di un altro Ministero come si è ventilato sarebbe un'altra perdita di tempo assurda. Una cosa è chiara - conclude Ceccarini - stavolta la strada non sarà completata. Nessuna aziende riprenderà a fare una sola ora di lavoro senza essere stata pagata per il pregresso".
Dunque la Perugia-Ancona è destinata a restare incompleta, le aziende umbre (circa una trentina per un credito complessivo sui 40 milioni) continueranno a non essere pagate e su questa storia rischia di rimetterci un intero settore, con il paradosso che i soldi ci sono ma non si trova il modo di farli uscuire fuori.