La temperatura intorno alla vicenda acqua a Gualdo Tadino è sempre più rovente ma il meteo di questi giorni c'entra poco. Continua a tenere banco infatti la vicenda della gestione delle risorse idriche e dei prelievi di Rocchetta. Oggi si registra una nuova clamorosa presa di posizione del WWF che minaccia ricorso al Tar, mentre domani è in programma un nuovo incontro tra Amministrazione comunale e Comunanza agraria.
Partiamo dal WWF di Perugia che tramite il suo Presidente Sauro Presenzini, dopo aver effettuato l’accesso agli atti presso il Comune di Gualdo Tadino nei giorni scorsi, per verificare l’effettiva esistenza delle concessioni edilizie di competenza comunale, relativamente ai “pozzi di emungimento della falda, definitivi”, ed attualmente utilizzati dalla multinazionale Rocchetta, è giunto alla conclusione che – recita una nota a firma dello stesso Presenzini - il Comune non avrebbe rilasciato le concessioni edilizie di sua competenza per i pozzi di prelievo definitivi. Secondo il WWF il Tar Umbria aveva già censurato il Comune di Gualdo Tadino: I pozzi di emungimento (definitivi) delle acque minerali, hanno bisogno del titolo abilitativo. Infatti con sentenza n° 191 del 20 maggio 2008, proprio su un caso fotocopia, per di più con i medesimi attori e funzionari sullo specifico, il Giudice Amministrativo ha sentenziato: “…a seguito della concessione di sfruttamento, il pozzo di ricerca, diviene pozzo di emungimento della falda, cioè da opera temporanea di ricerca, diviene opera definitiva di estrazione, e come tale abbisogna comunque di titolo edilizio…”. Secondo la nota del movimento ambientalista ora si aprirebbe uno scenario nuovo: il WWF tramite l’Avv. Valeria Passeri, sottoporrà a tutte le autorità preposte tali quesiti. Tra questi in particolare una domanda: se i pozzi non fossero a norma di legge, sarebbe non solo naturale ma addirittura obbligatorio per la Pubblica Amministrazione intervenire dal punto di vista Urbanistico immediatamente in autotutela?
Domani intanto il Sindaco Presciutti incontrerà nuovamente la Comunanza agraria per definire un altro fronte che è stato incandescente negli ultimi mesi. Ma proprio su questo vertice, interviene oggi l'ex consigliere regionale Sandra Monacelli a nome della neonata associazione “No ai no” che si oppone proprio alle iniziative dei vari comitati sorti in questi anni in opposizione al progetto Rocchetta: qualora si voglia procedere al passaggio nella gestione delle proprietà, da parte del comune di Gualdo Tadino alla Comunanza , scrive la Monacelli, si effettui dettagliatamente il conteggio delle migliorie apportate in questi anni dall'amministrazione comunale visto che i costi, in questo trentennio di quiescenza, sono stati pagati dai contribuenti Gualdesi. Diversamente al danno si aggiungerebbe la beffa e a pagare sarebbero sempre tutti i soliti noti mentre in forza di un diritto feudale, ne beneficerebbero in pochi. Il comune non può abdicare alla legittima sovranità – conclude la Monacelli - se non dopo l'assenso popolare.".
Gubbio/Gualdo Tadino
21/07/2017 11:18
Redazione