Si è parlato di acque minerali nell'ultimo consiglio regionale .Con l'emendamento a firma di Smacchi e del consigliere Rometti, si introduce nella legge che regola l'erogazione delle risorse ai Comuni dove insistono sorgenti o stabilimenti di imobottogliamento il criterio della proporzionalità . A partire dal 2019, la quota del 30 - 40% dei diritti annuali derivanti alla Regione dal pagamento dei canoni concessori da parte delle Aziende che effettuano il prelievo o l’imbottigliamento di acque minerali, verrà assegnata ai Comuni in proporzione alla quantità di acqua prelevata o imbottigliata nel territorio di ciascun Comune. La restante parte, dal 60 – 70%, a seconda delle esigenze di bilancio, invece resterà nella disponibilità della Regione e quindi di tutto il territorio regionale.” Nel dettaglio – spiega Smacchi - per i Comuni della fascia appenninica vorrà dire la possibilità di presentare progetti e mettere a bilancio risorse pari 160.000 per Gualdo Tadino, 100.000 euro per Gubbio, 35.000 euro per Nocera Umbra e 20.000 Euro per Scheggia.