Applausi ed emozioni anche ad Umbertide, presso il museo di Santa Croce per la presentazione del libro "Nel segno dei padri - la storia di Guglielmina e Peter" di Giacomo Marinelli Andreoli, edito da Marsilio Venezia.
Una storia di riconciliazione a distanza di 60 anni dall'occupazione nazista in Umbria. Una pagina di amicizia, umanità, solidarietà. Una vicenda periferica ma di grande attualità per il messaggio universale che esprime attraverso le parole e l'esempio dei suoi protagonisti.
Eramo presenti con l'autore, il prof. Gianni Bovini, studioso dell'ISUC (Istituto Storia Umbria contemporanea) e Mario Tosti, studioso locale. Ad introdurre l'incontro, moderato da Valentina Santucci, il saluto istituzionale del sindaco di Umbertide, Marco Locchi.
La storia di Guglielmina e Peter e' legata a doppio filo al passato e al presente della comunità umbra, sconosciuta a tanti finora, ma con un antefatto ben noto, come l'eccidio dei 40 martiri, i civili fucilati il 22 giugno 1944 a Gubbio dai nazisti come rappresaglia dell'uccisione dell'ufficiale medico tedesco Kurt Staudacher.
E l'amicizia nata quasi casualmente tra il figlio di Kurt, Peter e la figlia di uno dei civili fucilati, Guglielmina Roncigli, è il motivo saliente del racconto, basato sul rapporto epistolare tra i due, per altro coetanei (entrambi nati nel 1943 e dunque rimasti orfani a solo 1 anno di vita), sbocciato nel 2004 e protrattosi per 8 anni.
"Una vicenda attualissima perché ancora oggi siamo circondati da oltre 70 conflitti bellici in tutto il mondo " ha dichiarato il sindaco di Umbertide nell'apertura. Marinelli Andreoli ha poi sintetizzato i tratti salienti della storia mentre Bovini ha contestualizzato la vicenda eugubina nel più ampio ambito della guerra civile del 43/45 in Umbria: "Le testimonianze di questi due protagonisti ci raccontano un vissuto privato che è un tassello prezioso per capire l'atmosfera di quel drammatico periodo. Questo libro rappresenta un punto di riferimento nuovo per conoscere e capire quel pezzo di storia, allora come oggi".
Da Mario Tosti e invece arrivata una proposta e sollecitazione all'autore: "È' l'erede morale del gesto di Guglielmina e Peter perché ha saputo raccontare questa vicenda in modo straordinario. Ma questa opera resterebbe a metà se non si completasse con una ricomposizione che coinvolga anche le altre vicende accadute in quel periodo in tutto l'Altotevere".
Tra i presenti in sala anche Pierino Monaldi, referente dell'associazione "orfani di guerra".
Il libro "Nel segno dei padri", uscito nelle librerie e in eBook dal 9 febbraio scorso, sta già riscuotendo molteplici consensi tra i lettori e ha avuto numerose recensioni anche nei media nazionali (Radio Vaticana, Osservatore romano, Il Tempo, Il Fatto Quotidiano, Qn Quotidiano nazionale, La Verità, Ansa nazionale) oltre che sulla stampa locale.
Città di Castello/Umbertide
03/04/2017 09:08
Redazione