Gubbio piange il dottor Luigi Panata. Una malattia lo ha portato via nella notte all'affetto dei cari. I funerali sono attesi domenica 24 ore 15 alla chiesa di Semonte.
Lo avevano salutato con un applauso le oltre 600 persone che lo scorso 3 marzo, presso il cva di Semonte, erano intervenute alla festa del suo pensionamento, ognuna testimone a suo modo, con quell'applauso, della grandezza d'animo e dello spessore umano di un uomo, Luigi Panata, di cui Gubbio oggi piange la scomparsa anzitempo.
70 anni, stimato medico condotto, è nel mondo dell'associazionismo che ha saputo dare la prova più brillante del proprio valore umano .
Già presidente del Lions nel 2007, in quell'anno fondò con un manipolo di amici l'associazione "L'Impegno onlus " finalizzata a dare un aiuto concreto alle popolazioni di Nanoro, in Burkina Faso, fatto che gli valse nel 2018 l'onorificenza al merito della Repubblica Italiana consegnategli dal presidente Sergio Mattarella .
Nel paese africano tra i più poveri del mondo, gli interventi dell'associazione l'Impegno sono stati tanti e diversificati. Convinto che solo l'istruzione potesse essere il volano di questa popolazione, Panata puntò sui bambini e favorì decine e decine di adozioni a distanza, coinvolgendo eugubini e non a donare pochi euro al mese per aiutare i piccoli del Burkina a mangiare ed andare a scuola, adoperandosi nel verificare di volta in volta che le famiglie africane ben usassero questo investimento sulla cultura. Mente lucida, spirito pratico e concreto, unendo inizialmente le forze con il club Lions, ma poi anche con tante associazioni eugubine, istituzioni scolastiche e gli abitanti della sua Semonte, raccolse fondi per scavare pozzi che dessero acqua ai villaggi spesso distanti decine di km dall'approvigionamento più vicino . In un paese in cui per una cataratta si può restare ciechi a vita, Panata, con l'equipe medica del professor Giovanni Battista Sbordone, è riuscito negli anni a costruire un ambulatorio oculistico, munito di sala operatoria, che è diventato un punto di riferimento per un territorio dai vasti confini. Per portare a termine questo progetto non sono mancate difficoltà e peripezie, come i trasporti tramite container ma anche in aereo di collanti e cementi necessari per i lavori edili infilati tra valige e pacchi per non dare nell'occhio alla dogana; storie raccontate al ritorno a casa con il sorriso sulle labbra , storie che diventavano nella narrazione divertenti e che assumevano l'aspetto di imprese da folli , quella follia però lucida, consapevole e lungimirante che anima gli spiriti grandi.
Gubbio/Gualdo Tadino
22/03/2019 09:19
Redazione