"Il nostro istituto ha già redatto il piano lezioni. Ogni classe farà tre giorni in presenza e tre a distanza, così a scuola quotidianamente arriveranno soltanto 850-900 studenti e questo permetterà di alleggerire anche le linee dei trasporti": a dirlo all'ANSA è Rita Coccia, preside dell'Itis "Volta" di Perugia e vicepresidente nazionale dell'Associazione nazionale presidi. "Data la nuova emergenza Covid - aggiunge -, credo che la didattica suddivisa tra il 50% in presenza e il 50% a distanza sia un giusto compromesso tra diritto all'istruzione e diritto alla salute. Anche se resto convinta che la scuola oggi sia uno dei luoghi più sicuri che ci siano per i nostri ragazzi". "Se sia stato giusto o meno da parte della Regione decidere per il 50% della didattica a distanza non spetta a me dirlo - spiega Coccia -, certo è che andava scongiurata la chiusura totale degli istituti e quindi penso che questo possa essere ritenuto un buon compromesso".