Scatteranno a gennaio controlli della Usl Umbria 1 su 50 punti della rete idrica di Umbria Acque. Molte condotte sono vecchie e realizzate in cemento amianto e i cittadini avevano manifestato preoccupazione per l' eventuale presenza di fibre di amianto nell' acqua che sgorga dai loro rubinetti. Le analisi a campione, che dureranno due anni, riguarderanno 350 chilometri rete, in base a un protocollo d' intesa fra l' azienda sanitaria e il gestore idrico.
"Al di la' dell' assenza di notizie scientifiche sulla correlazione diretta tra condotte idriche in cemento e danni alla salute dei consumatori, da parte del dipartimento di prevenzione della Usl Umbria 1", spiega il responsabile Giorgio Miscetti, "si e' sentita l' esigenza di approfondire il tema attraverso una indagine conoscitiva specificamente volta alla ricerca di fibre di amianto nelle acque della rete potabile del territorio". E' prevista la mappatura completa delle condotte idriche in termini di lunghezza e anche di volume complessivo dell' acqua che vi transita ogni giorno. In piu' e' previsto anche un lavoro sull' aggressivita' delle acque per individuare come potrebbe avvenire il rilascio di fibre. Il monitoraggio interessera' quasi tutto il territorio di competenza della Usl Umbria 1 con campionamenti che vanno da San Giustino fino a Todi, passando per Perugia, Corciano, Deruta, tutti i comuni del Trasimeno, Gubbio, Gualdo Tadino e Scheggia e Citta' di Castello.