Che si potesse stare tutti insieme era un'impresa titanica, seppur tutti nelle intenzioni dicevano di volerlo fare, ma le incompatibilità tra partiti del centro sinistra, le divergenze personali tra dirigenze locali e militanti, l'orizzonte delle prossime elezioni regionali d'autunno, che rendono la tornata amministrativa eugubina una prova d'esame, stanno facendo crollare anche i più convinti del "tutti insieme appassionatamente". Alla sede della Società Operaia a Gubbio il tavolo che ieri sera doveva decidere sul candidato del centro sinistra ha come prima cosa contato gli "auto esclusi" e indicato chi non poteva starci. Non ha partecipato Fabio Sebastiani del Partito Comunista che si chiama fuori se la coalizione include il Pd per un'incompatibilità statutaria del partito stesso e dichiarata fin dall'inizio; non ha partecipato Gubbio Città Europea di Diego Pierotti, che aveva chiaramente posto come condizione per la sua presenza l'esclusione dalla cordata non del PD in sè, ma del gruppo dirigente del PD locale; ha provato invece a partecipare Gabriele Tognoloni di Cantiere Sociale, uscendo dalla sala dopo pochi minuti, quando ha appreso dai dirigenti regionali presenti ( per il PD Tommaso Bori, per il Movimento 5 Stelle Thomas De Luca, per il PSI Federico Novelli ) che il suo movimento "non era ricompreso nel perimetro dell'intesa". La cosa non è chiaramente stata accolta con animo sereno dal diretto interessato che ora pubblIca questa nota.
"La politica riserva sempre sorprese, ieri sera abbiamo toccato un apice con atteggiamenti bulleschi da parte di non eugubini, soggetti venuti da Narni, Ferentillo e Perugia a dettare la linea nella nostra città con il colpevole assenso di alcuni esponenti locali, tra cui primeggiano i 5 stelle che sono stati evanescenti e per 10 anni all' opposizione per essere oggi i pasdaran di Stirati. Da annoverare anche altri soggetti che a Perugia rompono il "campo largo", vedi i socialisti che appoggiano Monni contro la Ferninandi e vengono a Gubbio a dettare legge dopo che a casa loro fanno come gli pare.
Noi siamo stati fin da subito protagonisti del nella ricerca di una sintesi per tutto il centro sinistra ,siamo profondamente radicati in questo territorio che è il nostro territorio, la nostra comunità ed identità, abbiamo inoltre firmato un documento congiunto con altre due forze del centro sinistra. Ora qualcuno, da fuori e dall' alto, cerca di impedire che il centro sinistra a Gubbio trovi il suo naturale epilogo in una nuova dimensione unitaria. Si viene a Gubbio per pensare alle regionali e non per il bene della città. Stirati è il tappo che impedisce ad un buon Franciacorta di uscire dalla bottiglia e tutto perché vuole continuare la sua carriera politica in Regione e sull' altare di questa idolatria tutto è permesso anche i colpi bassissimi come quello di ieri sera."
Gubbio/Gualdo Tadino
28/02/2024 19:18
Redazione