Dal 1974 al 2024 quello dell'Associazione nazionale dei Comuni italiani, Anci, in Umbria è stato "un lungo cammino al fianco dei Comuni umbri". Questo lo spirito che ha caratterizzato la cerimonia voluta per celebrare i suoi 50 anni, durante la quale si è parlato anche del futuro dell'associazione. Alla sala dei Notari di palazzo dei Priori a Perugia, lo stesso luogo che ospitò l'assemblea costituente di Anci Umbria, sono intervenuti i protagonisti di queste cinque decadi di storia. In platea tanti sindaci umbri, ma anche i rappresentanti istituzionali e le delegazioni di Anci nazionale e regionali. La cerimonia si è aperta con un saluto e un applauso rivolto al presidente nazionale Anci Antonio Decaro, soprattutto in sua solidarietà per il caso dell'inchiesta che sta coinvolgendo il consiglio comunale di Bari. Anche Michele Toniaccini, presidente Anci Umbria e sindaco di Deruta, ha ringraziato Decaro "con affetto e riconoscenza perché con il suo modo di essere vicino ai sindaci ha illuminato i cammini dei sindaci italiani". "Sono onorato di fare parte dell'Anci - ha quindi detto Toniaccini - e orgoglioso di condividere un percorso comune con colleghi sindaci e di averlo fatto anche in anni segnati da sfide senza precedenti che ci hanno portato ad adattarci e rivedere il nostro modo di operare, ma solo insieme abbiamo capito che si superano le difficoltà". Il sindaco di Firenze Dario Nardella, in qualità di membro del direttivo di Anci Nazionale, ha portato ai presenti i saluti del presidente Decaro, esprimendo anche lui solidarietà per le vicende di Bari. Ha poi fatto i complimenti per i 50 anni di Anci Umbria "per come ha rappresentato la comunità e la bellezza di questo territorio". E affrontando il tema dell'Italia di centro ha detto: "Pochi ne parlano ma senza questa area il Nord e Sud non stanno insieme, perché è elemento strategico della coesione del paese e dobbiamo impegnarci tutti affinché questo pezzo d'Italia abbia il ruolo che le spetta". La presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, sottolineando l'importanza del traguardo raggiunto. Ha poi ricordato di avere gestito in questi anni con i sindaci "momenti straordinari e sconosciuti a tutti in una situazione di vera emergenza". "Ma il fare squadra - ha aggiunto - ci ha guidato in periodi complessi e difficili. Ora siamo proiettati verso il futuro anche con misure come il Pnrr dove protagonisti sono proprio i Comuni a cui abbiamo affiancato le professionalità che ci consentiranno di portare avanti questa sfida". Ricordando che San Francesco è patrono d'Italia perché patrono di tutti i Comuni italiani, anche la presidente della Provincia di Perugia e sindaca di Assisi, Stefania Proietti, ha auspicato che "si possa procedere insieme con fraternità e coraggio". Andrea Romizi, sindaco di Perugia ha auspicato "che questa storia possa proseguire con maggiore efficacia e rinnovata consapevolezza, per sentirsi comunità al di là dei percorsi politici da cui proveniamo".