"Le donne, i cavalier, l’arme, gli amori" scriveva Ludovico Ariosto, ma soprattuto le donne , l'altra faccia del mondo , quello che nei luoghi comuni non ha scritto la storia, assunto errato a cui la quinta edizione del Festival del Medioevo di Gubbio quest'anno cercherà di dare smentita.
Ha preso il via stamani al Centro Servizi Santo Spirito la cinque giorni di appuntamenti, tra convegni, tavole rotonde, spettacoli, mostre d'arte , fiere del libro che fa di Gubbio la capitale internazionale del Medioevo, con medievisti dei princiapli atenei italiani e non solo che qui si confrontano sul tema "Donne, l'altro volto della storia "
Alla professoressa Maria Giuseppina Muzzarelli, ordinaria di storia medievale presso l'Università di Bologna il compito di aprire il festival con una lectio magistralis sulle donne nel Medioevo , quelle che hanno avuto un ruolo da protagoniste, dalla fine studiosa e filosofa Ildegarda a Santa Chiara, dall'eroina Giovanna d'Arco alla statista Matilde di Canossa, ma anche lo sterminato sottobosco di donne operose e anonime che hanno lavorato accanto e per i loro uomini, padri o mariti.
Il programma della giornata prosegue presentando alcune delle figure femminili di spicco, chiudendo con la relazione sulla vita sessuale di un altro volto ormai immancabile del festival Alessandro Barbero , consegnando il testimone alla seconda giornata quando ancora un excursus su figure apicali del mondo in rosa , Giovanna la Pazza, Christine de Pizan , lascerà le conclusioni di nuovo a Barbero con Franco Cardini sulle fake news circa il mondo femminile nel Medioevo .
Già allestita al primo piano di Santo Spiriito la fiera del libro Medievale con i titoli più recenti, ma anche le rarità , dell'editoria scientifica sul tema , uno dei gioielli del festival che nato a Gubbio, dovrà rimanere a Gubbio, come è parso far intuire il sindaco Filippo Stirati nel suo saluto ad apertura della manifestazione affermando che: "Gubbio con le sue pietre è il luogo perfetto dove il progetto del festival trova la sua materializzazione ". Di stretto legame con il territorio ha parlato la presidente del Gal Giuliana Falaschi, con il Comune tra i principali sostenitori dell'evento per il suo alto valore di promozione, argomento rilanciato dallo stesso direttore del Festival Federico Fioravanti nel momento in cui ha voluto in programma, in questo 2019, numerose anteprime in altre città dell'Umbria e in questi giorni di festival visite guidate a Montone, Gualdo Tadino, Giomici, scheggia e Pascelupo. Gubbio tuttavia è e resta l'approdo finale anche se difficoltà negli anni non sono mancate, soprattutto di ordine economico, con lo sprone lanciato, dai microfoni dell'emittente televisiva Trg, all'intera Umbria a sostenere il festival .
Gubbio/Gualdo Tadino
25/09/2019 17:27
Redazione