Un ritorno gradito e partecipato, per presentare il suo ultimo film che sta avendo grande successo e attenzione nelle sale cinematografiche di tutta Italia.
E' tornato a Gubbio Terence Hill, stavolta però non nelle vesti di “Don Matteo” ma in quelle del protagonista della pellicola “Il mio nome è Thomas”, di cui Terence, al secolo Mario Girotti, è anche sceneggiatore e regista. Un tributo alla memoria del suo grande amico Bud Spencer, all'anagrafe Carlo Pedersoli, con cui ha condiviso decine e decine di film che hanno fatto la storia dello spaghetti western e della commedia all'italiana fatta di risate e cazzotti.
Il ritorno a Gubbio di Terence Hill non passa mai inosservato ed è stato così anche in questa occasione, fortemente voluta dalla comunità delle Sorelle del Piccolo Testamento che da alcuni anni hanno rianimato il convento di San Marziale dove dal 1998 partirono i primi ciak della fiction Don Matteo. A questa comunità lo stesso Terence Hill è rimasto legato e periodicamente è in contatto con suor Daniela che, in collaborazione con Giuseppe Carbone, ha organizzato l'incontro al Cinema Astra con la visione del film, presenti anche il sindaco Stirati e il Vescovo Paolucci Bedini.
E prima della proiezione, Carbone e suor Daniela hanno voluto salutare l'atteso ospite che ha regalato parole non di circostanza con una dedica speciale ad una comunità, quella eugubina, alla quale resta fortemente legato:
"Per me tornare qui è sempre un'emozione. Capisco che non vi piaccia la strada da Perugia a Gubbio, ma quando la imbocco sento di tornare a casa. Perchè qui è davvero un altro mondo". Una battuta Terence Hill l'ha rivolta anche alla solita domanda che spunta fuori dopo che la fiction "Don Matteo" si è trasferita: "Se preferisco Gubbio o Spoleto? Siccome non sono diplomatico lo dico, meglio Gubbio 100 volte!".
Tra gli aneddoti ricordati dall'attore, la sua pazzia di immergersi nella Fontana del Bargello: "Non avevo la patente da matto e così, siccome mi sento matto come gli eugubini, invece dei tre giri, sono andato dentro. Ed era pure gennaio" (vedi foto Gavirati).
E' stato poi il sindaco Stirati a portare il saluto a nome della cittadinanza, ricordando con una battuta, che ora è anche più agevole arrivare a Gubbio da Perugia: dunque le porte per un ritorno di Don Matteo restano apertissime, anche se purtroppo non è Terence Hill a poterlo decidere. La proiezione del film, replicata in serata, ha concluso la serata, che ha rinsaldato i legami con un cittadino onorario, a conferma del grande legame tra Gubbio e chi ha avuto per anni modo di conoscere e apprezzare le sue pietre e la sua gente.
Stasera immagini e voci dall'incontro al cinema Astra in "Trg Plus" in onda alle ore 21.
Gubbio/Gualdo Tadino
11/05/2018 12:47
Redazione