Prima di salutare gli amici dei club Panathlon di Perugia e del Clitunno (Foligno, Spoleto, Valnerina) Luca Pancalli, presidente del CIP, Comitato Italiano Paralimpico, e assessore allo sport del comune di Roma, ha citato due frasi di Martin Luther King e di Nelson Mandela: quest'ultimo disse un giorno: “Un vincitore è semplicemente un sognatore che non si è arreso”, “noi, ha aggiunto Pancalli, siamo dei sognatori perché vogliamo che l'Italia vada oltre le apparenze”. Mandela ha vinto la sua battaglia, Pancalli continua a vincere come presidente del CIP, come assessore, come vicepresidente del CONI, come Commissario della Federcalcio. E' stata una serata particolare e affollatissima quella organizzata al Villa Verde di Rivotorto da Mario Provvidenza e Francesco Emanuele, presidenti rispettivamente del Pantahlon di Perugia e del Clitunno, con la partecipazione del governatore dell'area 10 Panathlon Pietro Pallini, del presidente regionale del CONI Domenico Ignozza, del sindaco di Assisi Claudio Ricci, dell'assessore regionale Silvano Rometti, del sindaco di Sigillo Riccardo Coletti, di Silvia Stancati, assessore del comune di Foligno e del consigliere comunale di Bastia Patrizia Renzini. La Renzini e il sindaco Ricci dovrebbero coordianre l'istituzione di un nuovo club Panathlon che comprenda aderenti dei territori di Assisi e Bastia. “Questa iniziativa - ha detto Pancalli all'inizio del suo intervento – fa onore al Panathlon International e mi piace complimentarmi con Provvidenza ed Emanuele per il loro impegno dedicato allo sport, al sociale e ai giovani. Esaltante l'idea delle “100 classi” cui si sono dedicati panathleti in giro per le scuole dell'Umbria a insegnare il fair play nella vita e nello sport, una corretta alimentazione e la lotta alla droga e al doping”. Il tema della serata era “Luca Pancalli atleta, dirigente e uomo di sport: un'esaltante esperienza di vita”. Si è “raccontato”, un vero fiume di parole, dai tre campionati italiani giovanili di Pentathlon moderno vinti nel 1978-80-81, all'incidente che lo ha reso paraplegico per una caduta da cavallo in una gara internazionale in Austria dove vestiva la “maglia azzurra”. L'impegno e la caparbietà con cui aveva cominciato a gareggiare non si è fermata dopo l'incidente, anzi lo ha reso più determinato fino a raggiungere medaglie su medaglie e successi su successi come nuotatore a quattro edizioni di Giochi Paralimpici collezionando 8 medaglie d'oro, 6 d'argento e una di bronzo. L'atleta più medagliato in Italia. Senza trascurare la scuola e l'Università dove ha ottenuto un 110 e lode in giurisprudenza. I successi sono continuati e proseguono come dirigente sportivo. Pancalli è stato tra i fondatori del Comitato Italiano Paralimpico, qui lo “sport ha dei valori diversi da quelli dei Giochi Olimpici, dove gli interessi economici prevalgono su quelli sportivi veri”. A questo proposito ha citato Alex Zanardi e Annalisa Minetti che “normalmente vengono considerati come persone straordinarie, mentre, secondo me, promuovono soltanto la crescita e il valore del nostro Paese”. Un lungo applauso ha salutato l'ospite rientrato direttamente a Roma perché anche il suo impegno di assessore allo sport della Capitale lo chiamava al “dovere” sin dal mattino a buon'ora.
Assisi/Bastia
27/10/2014 12:10
Redazione