Ancora il bilancio preventivo approvato martedì scorso in consiglio comunale a Gubbio è il tema di alcune note e riflessioni delle opposizioni consiliari .
Di tasse vessatorie e liquidità nulla parla in una nota il consigliere di Gubbio Libera e Rifondazione Pavilio Lupini ricordando le aliquote della tasse al massimo e i milioni di euro di crediti non esigibili. Sulle opere pubbliche Lupini ricordando i 34 milioni di euro a bilancio che vengono reiterari di anno in anno, appunta l'attenzione sui 500 mila euro per la pavimentazione di via Cairoli ancora non spesi. Critiche al piano di rilancio della Gubbio Cultura che non valorizza l'unico introito certo, quella della farmacia comunale e alla mancata attuazione dopo 4 anni di governo del progetto per la Casa della salute presso l'ex ospedale.
Dai 5 stelle la critica principale è arrivata sulla metodologia adottata dall'amministrazione comunale nel non partecipare le scelte di bilancio in consiglio. Un esempio di mancata partecipazione il bando per l'affidamento dei servizi sociali . Buono il giudizio sull'andamento della raccolta differenziata, mentre ci sono perplessità sull'accogliemtno da parte della Regione dell'amplimento di Colognola . Critiche sulla gestione della macchina amministrativa per la quale è mancata la riorganizzazione e un progetto di valorizzazione delle competenze. Critiche alla pista ciclabile definita sperpero di risorse pubbliche.
La gestione rifiuti il principale disappunto invece di Impegno per Gubbio: bene il porta a porta, ma la contrarietà a priori alla termovalorizzazione dei rifiuti non farà altro che rinviare il problema della chiusura del ciclo . Zaccagni ha sottolineato come la situazione attuale continuerà a far dipendere i Comuni dalla Gesenu e dai suoi rialzi unilaterali dei costi di conferimento in discarica.