Si e' voluto sperimentare una nuova forma di promozione dell'Umbria e del suo "brand", abbinandola alla fiction "Don Matteo", serie televisiva di straordinario successo nata in Umbria e che con la regione conferma il suo "indissolubile legame", attraverso una campagna promozionale, che fara' conoscere in Italia e all'estero il quadro delle eccellenze e delle attrazioni dell'intero territorio.
E' quanto e' stato ribadito stamani dagli assessori regionali Fernanda Cecchini (Agricoltura) e Fabrizio Bracco (Turismo e Cultura), in una conferenza-stampa convocata per illustrare i dettagli della partecipazione della Regione Umbria alla nona serie di "Don Matteo", che la scorsa settimana ha fatto registrare al suo esordio un record di ascolti. Sono stati sottoscritti - hanno spiegato Cecchini e Bracco - due accordi, uno con la Rai, l'altro con la casa di produzione "Lux Vide", per un
investimento complessivo di 679 mila euro.
La convenzione firmata tra la Regione Umbria e la Rai, per "promuovere il sistema turistico, culturale, artistico ed enogastronomico dell'Umbria" - riferisce un comunicato della Regione - prevede la messa in onda di una serie articolata di 13 video promozionali (chiamati "pillole"), dedicati alla valorizzazione del territorio regionale, da trasmettersi come "anteprima" di ciascuna delle 13 puntate della serie. Le "pillole", della durata di due minuti l'una, sono incentrate su Spoleto (gia' andata in onda il 9 gennaio scorso); Orvieto; Citta' di Castello; la pista ciclabile di Spoleto-Assisi; Todi; Terni;
il Lago Trasimeno; la Cascata delle Marmore; Gubbio; Perugia; Narni; Foligno; Norcia (ne sono finora state girate sette, sono in corso le riprese delle ultime sei). L'impegno economico (comprensivo di Iva) con la Rai e' di 158 mila 600 euro.
Il contratto sottoscritto con la "Lux Vide" prevede, da parte di quest'ultima, sia la produzione dei video promozionali, sia la realizzazione di "scene" all'interno della nona serie, ambientate nel territorio umbro. Sono 34 le "scene" della "fiction" ambientate in "location" rappresentative, e 12 quelle in cui vengono promossi prodotti enogastronomici tipici: il Prosciutto di Norcia; il Sagrantino di Montefalco; l'Orvieto Classico; le Lenticchie di Castelluccio; l'Olio Extravergine "Dop Umbria"; lo Spezzatino di Chianina; la Fagiolina del Trasimeno; il Pecorino di Norcia; gli Strangozzi al sugo di Chianina; la Torta al testo con il prosciutto; la Torta al formaggio di Pasqua; il Pane di Strettura; il Rosso di Torgiano.
L'impegno economico del contratto sottoscritto da Regione Umbria e "Lux Vide" (comprensivo di Iva) e' di 520 mila 400 euro.
La copertura finanziaria - hanno spiegato Cecchini e Bracco - sara' assicurata, per la somma di 520 mila euro, a valere sulla misura "3.1.3/ Incentivazione di attivita' turistiche" del Programma di sviluppo rurale per l'Umbria 2007-2013 (la misura sostiene, tra l'altro, interventi e progetti finalizzati allo sviluppo di servizi di supporto alle attivita' turistiche nelle aree rurali, mediante la promozione dell'offerta culturale e delle zone di produzione dei prodotti tipici e di qualita', con l'obiettivo di attivare una sinergia tra le diverse eccellenze territoriali e rafforzare l'attrattivita' del territorio). La somma restante (circa 160 mila euro) sara' assicurata da fondi dell'Azione III.5.2.b del "Par Fsc", Programma attuativo regionale del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2007-2013.
Perugia
14/01/2014 14:10
Redazione