“I dati di ieri dell’Usl Umbria 1 ci danno 17 nuovi positivi, decisamente troppi, e 19 persone guarite”. Lo ha comunicato stamattina il sindaco Luciano Bacchetta nell’abituale aggiornamento della situazione dell’emergenza da Covid-19 a Città di Castello. “E’ vero che sono più le persone guarite che quelle risultate positive, quindi continua ad abbassarsi la percentuale statistica complessiva della nostra città, ma il numero dei nuovi casi di contagio è veramente alto e segnala che la circolazione del virus non accenna a diminuire”, ha preso atto il primo cittadino, nel rinnovare l’invito a “perseverare nella battaglia al Covid-19, affinché la diffusione del virus possa diminuire, sperando che la vaccinazione, che ha subito un brusco arresto, venga estesa dalle autorità ad altre categorie e ad altre fasce d’età”. “L’Umbria oggi è arancione e nei prossimi giorni verrà stabilito se ci sarà la necessità di cambiare colore e quindi livello di prescrizioni, ma il dato complessivo della nostra regione non è incoraggiante”, ha osservato Bacchetta, che ha precisato: “Città di Castello dal punto di vista statistico è tra le città con meno contagiati, avendo dati più bassi della maggioranza delle città, anche se purtroppo abbiam avuto un brutto focolaio alla Muzi Betti che ha determinato ben 100 positivi, ovvero circa la metà dei casi complessivi che abbiamo al momento, e anche la scomparsa di alcuni ospiti della struttura”. “Credo che se dovesse mutare la colorazione della nostra regione e andare su altri tipi di disciplina normativa sarebbe giusto e opportuno individuare le aree e le città dove la circolazione del virus è più intensa, perché onestamente in questa fase non possiamo essere paragonati ad altre realtà umbre dove l’indice Rt è più alto che da noi”, ha sostenuto il sindaco, puntualizzando che “certamente non è merito né colpa di nessuno, non c’è chi è meno bravo e chi è più bravo”. “L’auspicio è che venga presa una decisione su basi scientifiche serie, in base alle quali le varie realtà comunali possano avere anche discipline differenziate in relazione alle percentuali di positivi al Covid-19 che presentano”, ha affermato Bacchetta. Il sindaco ha, quindi, fatto riferimento alla riunione di ieri della commissione consiliare “Servizi e Partecipazioni” sull’Asp Muzi Betti, “dove - ha detto – c’è stato un confronto molto serio, al quale hanno partecipato i rappresentanti della residenza sanitaria”. “La necessità che è emersa è quella di adeguare questa struttura, come le altre, ai tempi nuovi e alle condizioni alle quali oggi siamo costretti a muoversi a causa del Covid-19”, ha spiegato Bacchetta, nel chiarire che “la Regione dovrà intervenire in maniera più consistente sulla nostra residenza per anziani, che è la più grande dell’Umbria con i suoi circa 90 ospiti”. In questo contesto il sindaco ha espresso “netta contrarietà all’aumento delle rette, che oggi, in questa situazione complessivamente difficile va scongiurato”. “E’ necessario l’intervento del pubblico per assicurare, da una parte, sostegni economici più cospicui alla struttura, e, dall’altra, il necessario supporto ai familiari, perché non è giusto aumentare la retta”, ha aggiunto il primo cittadino. “Anche il consiglio di amministrazione della Muzi Betti è completamente d’accordo e ci muoveremo in questo senso per stimolare la Regione, perché è doveroso, giusto e importante investire in maniera consistente su queste strutture”, ha concluso Bacchetta.
Città di Castello/Umbertide
29/01/2021 15:45
Redazione