Gli agenti della Squadra Volante – Ufficio Prevenzione Generale del Commissariato, hanno tratto in arresto un cittadino extracomunitario originario della Tunisia. E.A.H. di anni 31, residente a Brescia, nella tarda serata di mercoledì, era stato notato dall’equipaggio della Volante, aggirarsi per il centro storico di Città di Castello.
Il volto nuovo, non noto all’equipaggio operante, aveva attirato l’attenzione dei poliziotti, che, in servizio di controllo del territorio, avevano tentato di fermarlo per identificarlo. Alla vista degli agenti operanti, il tunisino si dava precipitosamente alla fuga, facendo perdere le proprie tracce nei vicoli del centro. Le ricerche, alle quali prendeva parte anche personale della Squadra Anticrimine, fornivano esito positivo.
Infatti, il tunisino e la sua compagna venivano rintracciati nelle primissime ore della mattinata di ieri, alloggiati presso un albergo cittadino. Per evitare i controlli incrociati sugli alloggiati, l’arrestato forniva all’albergatore un documento falso, riportante generalità diverse, prive di ogni sospetto e pregiudizio di Polizia.
Al momento dell’accesso in camera, il tunisino e la sua compagna venivano trovati in possesso di oltre 3000 euro in banconote di piccolo taglio. Al fine di esperire ulteriori accertamenti, venivano accompagnati presso gli uffici del Commissariato. All’interno il tunisino, dapprima aggrediva due agenti, poi si auto lesionava colpendo violentemente con la fronte il monitor di un computer.
Ricondotto a ragione, veniva sottoposto a rilievi foto dattiloscopici, attraverso i quali si appurava la vera identità. Conosciuto sul territorio nazionale, alla banca dati interforze con ben 7 alias, si appuravano una lunghissima sfilza di precedenti e condanne per svariati reati, tra cui anche detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Inoltre emergeva un decreto di espulsione dal territorio nazionale, mai eseguito per irreperibilità, emesso dal Questore di Brescia. Il tunisino veniva tratto in arresto per violenza, minaccia, resistenza a Pubblico Ufficiale, lesioni aggravate, danneggiamento, false attestazioni a Pubblico Ufficiale, uso di atto falso e detenzione di documenti d’identità falsi. La compagna, non essendo in grado di giustificare il possesso della menzionata cifra, stante i precedenti penali specifici ed il ritrovamento di carta stagnola, ove evidente era stata la presenza di sostanza stupefacente, veniva denunciata per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Città di Castello/Umbertide
17/10/2014 13:59
Redazione