Oltre due ore per fare circa 60 chilometri, una tratta ferroviaria, quella che va da San Giustino a S.Anna lasciata completamente in balìa di se stessa. Stazioni nel più completo degrado urbano, servizi igienici per disabili assenti, finestrini dei treni imbrattati tali da non far vedere il paesaggio esterno, ma soprattutto un servizio “pubblico” che dovrebbe essere un valore aggiunto e che invece, è un quotidiano calvario per tutti i pendolari della Valtiberina che si trovano costretti ad avvalersi dell’FCU. Sono questi i risultati del viaggio – documentario organizzato dalla Lega Nord Umbria e che ha visto la partecipazione dei vertici tifernati Riccardo Augusto Marchetti e Valerio Mancini oltre che di Virginio Caparvi(Vice Segretario Nazionale Lega Nord Umbria) Emanuele Fiorini (Capogruppo Regionale) e Luca Briziarelli (Responsabile Aree tematiche). “ La stazione di S.Anna – ha esordito Mancini - è l'unica stazione dove gli altoparlanti annunciano le partenze dei pullman anziché dei treni. Non è possibile chiudere tutto per 800 giorni che poi potrebbero diventare tre anni e solamente per sistemare una tratta di pochi chilometri, considerando, tra l'altro, che i lavori erano stati programmati fin dal 2004. E’ una vergogna, un calvario per i passeggeri e portatori di handicap o con temporanee difficoltà motorie come gli anziani. Per i lavori di manutenzione è stato noleggiato un macchinario che costa alla Regione quasi 7mila euro di affitto al mese. Dove sono i finanziamenti pubblici per la manutenzione della rete ferroviaria promessi dal Ministro Del Rio e tanto sbandierati dalla presidente Marini? Provincia, Regione e Governo centrale hanno promesso e non mantenuto gli impegni presi, ricordo che nel dopoguerra la stazione di Ponte San Giovanni e quella di Sant'Anna sono state riaperte in meno di un anno, ma eravamo nel periodo del dopoguerra, appunto, adesso non ci risultano guerre in atto, se non quelle interne al PD. “Siamo arrivati a S.Anna alle 9 circa, dopo 2 ore e 15 di viaggio, che sommate a quelle del ritorno ne fanno 4 e mezzo. Un'epopea – ha precisato Marchetti – con 3 cambi di mezzi, molte stazioni nel degrado e sottopassaggi sporchi. Nella tratta da Città di Castello ad Umbertide, c’erano pure diversi studenti in piedi sul pullman, perché mancavano i posti. Una follia che paghiamo a prezzo pieno, mi sento per tanto di proporre un dimezzamento dell’abbonamento annuale per chi risiede in Altotevere – ha concluso Marchetti - non è possibile che queste amministrazioni di sinistra, dal Comune al Governo Centrale passando per Provincia e Regione, non riescano a garantire una rete ferroviaria funzionante. L'unica cosa che sanno fare è protestare per un servizio che loro stessi hanno contribuito a ridurre in queste condizione”.