Scene da far west ieri mattina tra alcuni studenti minorenni e un professore feriti e portati in ospedale. E’ quanto accaduto all’istituto Cavallotti. Protagonisti 4 ragazzi minorenni di origine egiziana e rifugiati politici in città, insieme ad altri due minori tifernati che si sarebbero scontrati per futili motivi. Nel caos, è stato colpito un docente, mentre nel tentativo di calmare gli animi una ragazza è svenuta e altri professori si sono spaventati. A denunciare il fatto è stata la stessa dirigente, la professoressa Anna Rita Benedetti del «Patrizi- Baldelli- Cavallotti», in una lettera aperta e inserita oggi nel sito internet della scuola, spiegano cosa è avvenuto.
«Una parola sgarbata, una risposta altrettanto offensiva hanno scatenato reazioni incontrollate nel gruppo di alunni coinvolti e, prima che si potesse fermare la sequela di aggressione/difesa, due alunni e un docente hanno subito lesioni – ha scritto – Il tutto in pochi minuti. Mi domando, come responsabile della scuola, e ci siamo interrogati anche con i docenti, se abbiamo fatto tutto il possibile per prevenire un tale evento. L’accaduto assume una sfumatura particolarmente delicata in quanto sono coinvolti quattro studenti di nazionalità egiziana, immigrati senza famiglia, giunti con i famigerati “barconi”. Se inquadriamo il fatto nella situazione generale dell’accoglienza degli immigrati in Italia, possiamo comprendere le reazioni degli alunni, dei genitori e la possibile strumentalizzazione a vari livelli delle problematiche emerse. La mia interpretazione rimane esclusivamente nei confini della mia competenza, nella scuola siamo prima di tutto educatori e accogliamo tutti offrendo a ciascuno il servizio scolastico che riteniamo idoneo alla crescita e alla formazione dell’uomo e del cittadino».
La dirigente, professoressa Anna Rita Benedetti, nella lunga lettera ha lanciato anche un appello: «Chiedo a tutti coloro che leggono, e che possono comprendere, di sostenere la scuola nel suo lavoro quotidiano, soprattutto nei momenti come questo in cui emergono le difficoltà e di collaborare alla formazione dei nostri giovani, evitando di inasprire le conflittualità e cooperando in tutte le sedi per creare un clima sociale positivo. In realtà e’ solo con l’esempio che possiamo incidere efficacemente e permanentemente nella formazione delle nuove generazioni, quindi tutti dobbiamo assumerci la responsabilità adulta di essere il modello cui i giovani si possano ispirare per la loro crescita».
A condurre le indagini per lesioni sono i carabinieri della stazione tifernate, coordinate dal luogotenente Fabrizio Capalti, che già ieri mattina erano intervenuti al Cavallotti per sedare gli animi. I ragazzi, tutti minorenni e coinvolti nel litigio, insieme al docente sono stati portati in ospedale: la peggio l’ha avuta un giovanissimo egiziano, con una prognosi di 30 giorni, mentre il professore una ventina per una lesione alla mano. Gli altri alunni sono stati visti per alcune ferite.
Città di Castello/Umbertide
03/05/2016 17:28
Redazione