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C.Castello. Respinto ordine del giorno su organizzazione della polizia municipale.

C.Castello. Il consiglio comunale ha respinto un ordine del giorno sulla riorganizzazione della polizia municipale.
Con 17 voti contrari della maggioranza di Centrosinistra (Pd, Psi, La Sinistra per Castello) e dell’Idv e otto voti favorevoli di Lega Nord, Fratelli d’Italia, Polo Tifernate, Fdu e Patto Civico per Castello, il consiglio comunale ha respinto l’ordine del giorno del capogruppo della Lega Nord Valerio Mancini sulla nuova struttura organizzativa della Polizia Municipale. Con l’ordine del giorno, emendato sulla base del dibattito, il consigliere Mancini chiedeva al consiglio comunale “di rinviare in commissione un approfondimento della Proposta relativa alla nuova struttura organizzativa del Corpo Polizia Municipale”. Dibattito. Il capogruppo della Lega Nord Valerio Mancini ha illustrato l’ordine del giorno, spiegando che l’atto rappresenta “la continuazione della battaglia contro la cattiva gestione delle risorse umane di Polizia Municipale” e attinga dalla proposta di riorganizzazione del comandante Alberti, che in un documento del maggio 2014 ha portato a conoscenza dell’amministrazione certe esigenze, su cui finora non c’è stato confronto in commissione”. L’esponente della minoranza ha evidenziato come in presenza di alcune criticità rappresentate dall’aumento di cittadini comunitari ed extracomunitari in città e dai nuovi compiti attribuiti al corpo, il responsabile dei vigili urbani abbia segnalato l’esigenza di una nuova organizzazione del corpo con la nomina di otto marescialli per coordinare i servizi. Mancini ha chiesto se questa nuova organizzazione non sia compatibile anche con l’armamento della Polizia Municipale sollecitato recentemente e ha chiesto pertanto un confronto in commissione “per deliberare come consiglio comunale un nuovo documento circa l’organigramma della Polizia Municipale, individuando chiaramente figure responsabili”, così come scritto inizialmente nel dispositivo del documento. “Valutiamo come far operare al meglio la Polizia Municipale – ha concluso Mancini – come Centrodestra vogliamo affrontare l’argomento in modo costruttivo”. L’assessore alla Polizia Municipale Luca Secondi ha chiarito subito che la Polizia Municipale “è uno dei principali settori di intervento dell’amministrazione comunale, che ha dato al corpo una nuova sede, ne ha aumentato l’organico e potenziato la struttura, ne ha aumentato parco auto e dotazione e ha raggiunto un accordo sindacale per l’erogazione del contributo previdenziale che spettava ai vigili”. L’assessore ha precisato che “la proposta organizzativa presentata dal comandante è stata accettata, ritenendo opportuno che la Polizia Municipale avesse un organigramma interno più funzionale e riconoscibile anche dai cittadini” e ha chiarito che la richiesta dell’ordine del giorno non è proponibile. “Il documento chiede che organi di indirizzo politico intervengano sulle scelte del dirigente e questo non può essere fatto, perché le scelte di organigramma sono prerogativa del dirigente stesso”, ha chiarito Secondi, che ha puntualizzato: “gli indirizzi politici possono, invece essere tema di discussione”. Il capogruppo dell’Idv Roberto Colombo ha illustrato per quali motivi ritenga di avere una sensibilità diversa da quella del Centrodestra sul tema della sicurezza e ha dunque affermato di non condividere l’ordine del giorno. “Ho fiducia che chi sta lavorando alla individuazione dei nuovi ufficiali, con criteri di base che condivido, opererà le scelte opportune e per me è superfluo passare in commissione”, ha sostenuto Colombo. Il capogruppo del Pd Gaetano Zucchini si è detto “d’accordo sull’importanza di valorizzare la risorsa rappresentata dalla Polizia Municipale”, ma ha precisato che “la sua militarizzazione travalica ogni esigenza”. “I vigili urbani sono ausiliari di pubblica sicurezza, armandoli dovremmo stravolgere i loro compiti”, ha aggiunto Zucchini, che si è detto contrario alla richiesta di riorganizzazione contenuta nell’ordine del giorno, “che vorrebbe affidare al consiglio comunale un compito che non gli spetta”. Il capogruppo di Fratelli d’Italia Sandro Busatti ha espresso “la convinzione che i vigili urbani non siano contenti del trattamento riservato loro dall’amministrazione” e sostenuto che ci siano “anche interferenze politiche sulla loro azione”. “Quando abbiamo proposto di armare il corpo era per dare la possibilità ai vigili di difendersi e dissuadere”, ha ribadito l’esponente del Centrodestra, che ha sostenuto “la necessità di equiparare la polizia municipale tifernate a quella degli altri comuni, come dice anche la legge regionale”. Busatti ha, quindi, manifestato soddisfazione per il fatto che finalmente l’amministrazione comunale abbia riconosciuto l’esigenza di installare telecamere per la sicurezza, invitando a lavorare di più e meglio sul versante della prevenzione. Il capogruppo del Polo Tifernate Cesare Sassolini ha difeso le prerogative del consiglio comunale, ricordando che “se non fossimo passati in commissione, la Polizia Municipale avrebbe ancora il vecchio regolamento del 1938”. “Bisogna pensare al giusto equipaggiamento e alla giusta preparazione fisica che deve avere chi deve tutelare cittadini - ha sottolineato Sassolini – specialmente nella prospettiva che la Regione farà prima o poi un regolamento generale che equiparerà le polizie municipali di tutti i comuni e prevedrà la dotazione delle armi”. “Dobbiamo tutelare i vigili urbani e permettere loro di esercitare una capacità deterrente – ha concluso Sassolini – i controlli sulle strade e negli appartamenti, i pattugliamenti notturni, richiedono questo tipo di dotazione ed è necessario iniziare un percorso, anche se comporterà degli aggravi di costi per l’amministrazione”. “Non è vero che compiti della Polizia Municipale sono prettamente amministrativi - ha osservato il consigliere del Polo Tifernate Manuel Maraghelli - visto che ci sono molti altri compiti, legati alla presenza nel territorio e ai servizi di ordine pubblico, alla collaborazione con le altre forze di polizia, ai Tso, e alla polizia giudiziaria”. “L’armamento è previsto dalla legge regionale, gli unici comuni che hanno disatteso questa norma sono Città di Castello e Umbertide, ma stride che poi le stesse amministrazioni mandino i vigili nei sevizi esterni per i quali la legislazione prevede le armi”, ha osservato Maraghelli, che ha invitato il consigliere Mancini a rimuovere dal documento i riferimenti alla definizione dell’organizzazione della Polizia Municipale che non sono prerogativa del consiglio. “Andiamo però a rivedere il regolamento specificando le modalità di nomina dei sottufficiali”, ha proposto il consigliere. Il capogruppo di Fdu Luca Cuccaroni ha sostenuto di non vedere problemi a portare in commissione aspetti organizzativi e funzionali della Polizia Municipale. “I vigili urbani non devono però essere considerati per compiti che non hanno”, ha puntualizzato l’esponente della minoranza, che ha ricordato come a Città di Castello siano rappresentate quasi tutte le forze dell’ordine. “Il ruolo dei vigili urbani in questo contesto è a nostro parere un di più e l’armamento non è certo la panacea di tutti i mali”, ha concluso Cuccaroni, che ha invitato a togliere dal dispositivo dell’ordine del giorno le indicazioni che esulano dal potere dell’assise. Il consigliere del Pd Gionata Gatticchi è intervenuto per ribadire, rispetto a quanto detto a proposito della riunione con il prefetto, che il ruolo della Polizia Municipale è completamente diverso da quello delle forze dell’ordine e per sostenere la necessità di rimuovere in ogni caso dal documento riferimenti a compiti che non sono prerogativa del consiglio comunale. Il sindaco Luciano Bacchetta ha ribadito che i vigili urbani “sono ausiliari di pubblica sicurezza, affiancano le forze dell’ordine”. “Bisogna tenerlo presente insieme al fatto che Città di Castello ha una dotazione di forse dell’ordine quasi completa, penso unica in Umbria, e l’amministrazione comunale ha fatto la sua parte per mantenere questa dotazione e migliorare le garanzie della sicurezza”, ha detto Bacchetta, che ha aggiunto: “predisporremo la realizzazione della nuova caserma dei Carabinieri, affideremo gratuitamente la caserma di Trestina, per mantenere il presidio, mentre siamo già intervenuti per mantenere la Polizia Stradale, e installeremo telecamere su indicazione delle forze dell’ordine”. L’assessore Secondi ha preso di nuovo la parola per chiarire che l’amministrazione comunale si è già preoccupata di curare la formazione del corpo di Polizia Municipale necessaria a preparare gli agenti a eventuali cambiamenti di indirizzo politico, come quello sull’armamento, che spettano al consiglio comunale, sempre però valutando bene il rapporto tra costi e benefici”. In sede di dichiarazioni di voto, il capogruppo de La Sinistra per Castello Alessandro Alunno ha annunciato il proprio voto contrario perché non spetta al consiglio comunale fare quanto sostenuto nell’ordine del giorno, mentre il capogruppo del Pdl Davide Pazzaglia ha ribadito la convinzione che “l’armamento rappresenta una indispensabile tutela per i vigili urbani, che devono comunque poter beneficiare della necessaria formazione, da sempre sollecitata dal Centrodestra”. “La dotazione di forze dell’ordine del territorio comunale non è proporzionale alla effettiva capacità di vigilanza notturna – ha puntualizzato Pazzaglia – visto che di notte non sono in servizio che due pattuglie e per questo credo sia necessario un confronto con i responsabili dei diversi corpi”. Anche il capogruppo del Patto Civico per Castello Cristian Braganti ha espresso l’esigenza di rivedere il dispositivo dell’ordine del giorno nelle parti che chiedono interventi non rientranti nei compiti del consiglio comunale, sostenendo “la necessità di una commissione che si confronti sugli indirizzi e non sulle persone”. Dal consigliere del Pd Vittorio Massetti è giunto il chiarimento circa il contratto di lavoro dei vigili urbani, che è lo stesso di tutti gli altri dipendenti comunali. L’esponente della maggioranza ha precisato alcuni aspetti relativi ai computi del corpo in materia di residenze e Tso e ha ribadito che il consiglio comunale deve agire secondo le prerogative, anche in materia di sicurezza e Polizia Municipale. In sede di replica, il consigliere Mancini ha accettato le proposte di emendamento e ha sostenuto che il consiglio comunale “è pienamente competente sui compiti della polizia municipale, quindi è corretto porre la questione”. “La figura dei marescialli non è prevista nel regolamento regionale di polizia municipale e verrà tolta, per cui dico di valutare insieme come definire con più appropriatezza l’organizzazione del corpo”, ha spiegato Mancini, che ha puntualizzato come lo scopo del documento sia di “valorizzare e migliorare la professionalità e l’operatività del corpo”.
Città di Castello/Umbertide
25/11/2014 18:20
Redazione
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