Il consigliere del M5s al Comune di Città di Castello Marco Gasperi, 30 anni, è stato indagato per rapina aggravata in relazione a un colpo avvenuto lo scorso 10 aprile in una sala scommesse dove un uomo con il volto nascosto ed armato di pistola aveva fatto irruzione nell' esercizio, facendosi consegnare da una dipendente sotto la minaccia dell' arma, circa 4.500. Lo riportano alcuni quotidiani. La procura della Repubblica di Perugia ha notificato all' uomo (che però si proclama estraneo all' episodio) un avviso di conclusione delle indagini preliminari. Gli accertamenti dei carabinieri avevano già portato al sequestro di un' arma verosimilmente utilizzata nella rapina e legittimamente detenuta, nonché di alcuni capi di abbigliamento (cappellino, guanti e altro) indossati dal presunto rapinatore. I successivi approfondimenti si sono incentrati anche sui filmati delle concitate fasi della rapina registrati dall' impianto di videosorveglianza della sala scommesse, oggetto tra l' altro di una approfondita relazione tecnica dei Ris di Roma.
Gasperi, già candidato sindaco a Città di Castello, al Corriere dell' Umbria ha detto di ritenere che si sia trattato di "uno scambio di persona". "Ho fatto eseguire una consulenza - ha aggiunto - grazie alla quale posso provare senza ombra di dubbio che la sera della rapina mi trovavo nella mia auto, ad una distanza considerevole dal luogo del fatto. Lo dimostrano il Gps installato sulla mia vettura, la cella agganciata dal mio cellulare e la mia voce registrata mentre parlavo al telefono".
"Il Movimento - ha sostenuto ancora Gasperi - è stato informato a luglio quando ho ricevuto l' avviso di garanzia. I probiviri hanno letto tutti gli atti e mi hanno ascoltato e hanno ritenuto di lasciarmi al mio posto. Evidentemente hanno capito che non era qualcosa di veritiero".