Le ricadute della decisione del Tar dell'Umbria di sospendere le due preaperture della stagione venatoria in Umbria previste per il 2 e il 9 settembre saranno all' ordine del giorno di una riunione della Consulta faunistico venatoria convocata dall' assessore regionale all' Ambiente e alla caccia, Fernanda Cecchini, per questa mattina alle 12,30 nella sede regionale del Broletto a Perugia. Palazzo Donini ha spiegato , la decisione del Tribunale amministrativo regionale arriva in seguito a un ricorso contro la Regione Umbria e l' Ispra presentato dal Wwf Italia onlus il 28 giugno per chiedere l' annullamento nella delibera numero 625 con la quale la Giunta regionale approvava il "Calendario venatorio stagione 2018/2019", della parte in cui viene disposta la preapertura e stabili i periodi di prelievo per la caccia di selezione. Contestualmente, sono state anche impugnate le relative determinazioni dirigenziali con cui erano stati approvati i piani di abbattimento per la caccia di selezione. In seguito al ricorso, il Tar ha stabilito, con propria ordinanza, che "erma restando la validità in regime di prorogatio del piano faunistico venatorio scaduto il 21 luglio 2014, che l' istanza di sospensione del calendario venatorio impugnato appare suscettibile di positiva definizione nella parte in cui dispone la preapertura della caccia pur in assenza di adeguati piani di abbattimento selettivi previsti dalla normativa di settore accoglie la domanda cautelare proposta nei limiti di cui in motivazione".