Calcioscommesse, filone "Dirty Soccer": L'Aquila e Santarcangelo coinvolte, penalizzazione in arrivo?

Cinquanta persone in manette, oltre 70 indagati, perquisizioni e interrogatori in corso su tutto il territorio nazionale: nuova bufera sul calcio italiano, con partite truccate in Lega Pro e serie D per un giro di scommesse illegali milionarie. Più di 30 le squadre coinvolte: per tutti l'accusa è di associazione per delinquere finalizzata alla frode calcistica, con l'aggravante di aver favorito organizzazioni mafiose. Questo il resoconto di “Dirty Soccer”, il nuovo filone di Calcioscommesse, un'inchiesta partita dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. Tra queste anche alcune formazioni del girone B, quello in cui fa parte il Gubbio, in particolare L'Aquila e Santarcangelo: sotto inchiesta difatti le partite tra Santarcangelo – L'Aquila del 15 novembre 2014, Grosseto - Santarcangelo del 22 novembre 2014, L'Aquila - Savona del 23 novembre 2014 e Prato - Santarcangelo dell’8 ottobre 2014, L'Aquila - Tuttocuoio del 25 marzo 2015 e L'Aquila - Santarcangelo del 29 marzo 2015. Arrestati inoltre il direttore Sportivo del L'Aquila Ercole Di Nicola, il magazziniere del Santarcangelo Daniele Ciardi e tre giocatori della società romagnola ovvero Mohamed Traorè (peraltro ex “carneade” rossoblù due anni or sono), Francis Obeng, Giacomo Ridolfi e Marco Guidone, quest'ultimo in gol su rigore in Gubbio – Santarcangelo dello scorso 19 Aprile. Ovviamente esiste la possibilità che le classifiche vengano quindi stravolta a causa delle potenziali pesantissime penalizzazioni che verrebbero comminate per responsabilità diretta oppure oggettiva delle società coinvolte. Il Gubbio, che si prepara sempre per i playout, resta alla finestra anche in tal senso