Quest’anno ha già all’attivo tre titoli regionali (universale, olimpico e trap 1) nella categoria Ladies, ha strappato il pass per le finali al Campionato italiano d’inverno di tiro a volo (in programma il 28 marzo presso il Tav Cieli Aperti di Bergamo) e si sta allenando anche per il primo dei tre Gran premi di Fossa olimpica (10-11 aprile presso il Tav Concaverde a Lonato del Garda). E’ Giulia Vernata, classe 2000, nata a Perugia e residente a Magione. Un’atleta dal futuro promettente ma che da tempo, nonostante la sua giovane età, gareggia sia nelle categorie dei normodotati - dove ha vinto i tre titoli regionali - sia in quelle dei paralimpici, riuscendo ad essere convocata in nazionale con entrambe. E questo perché Giulia, oltre ad avere il morbo di Crohn, ha dei problemi con la gamba destra per i quali è costretta a camminare con l’ausilio di un tutore. “Mi sono affacciata al mondo del tiro a volo – racconta - perché papà era un militare e a me le armi sono sempre piaciute. Poi, quando avevo quasi 17 anni, degli amici mi hanno invitato a provare a tirare al Tav del Trasimeno: ho centrato tre piattelli su sei ed è stato amore a prima vita. All’inizio mi ero iscritta in Toscana perché avevo un istruttore toscano ma ci sono restata poco. Dopo circa un mese ho conosciuto il mio attuale allenatore Gianpaolo Micheletti di Roma, ex nazionale sia di fossa olimpica sia di universale, che è iscritto al Tav UmbriaVerde di Massa Martana, dove ora mi alleno pure io. Sotto la sua guida ho cominciato a gareggiare nelle categorie giovanili e non paralimpiche. A 17 anni, dopo pochi mesi che avevo cominciato, ho preso parte alla mia prima gara. Era un campionato italiano di tiro a volo universale su 200 piattelli. Alla fine mi sono classificata quinta su 12 donne con il punteggio di 165”.