Sono quattro i lavoratori irregolari individuati dalla Tenenza della Guardia di Finanza di Città di Castello impiegati clandestinamente presso un autolavaggio tifernate.
Per di più uno, dei quattro senza regolare permesso di soggiorno.
Per questo motivo si è resa necessaria l'applicazione di una sanzione pari a 7000 euro al datore di lavoro, di nazionalità egiziana, per aver violato le norme del Testo unico sull'immigrazione.
Il titolare dell’attività commerciale, invece, è stato segnalato all’Ispettorato Nazionale del Lavoro di Perugia, che ha disposto l’immediata sospensione dell’attività imprenditoriale ed ha irrogato una sanzione di euro 2.000,00.
L'indagine è stata portata avanti nel quadro di un'intensificazione dei controlli riguardanti il contrasto del lavoro sommerso e l'abusivismo commerciale nell'Alta Valle del Tevere, con particolare attenzione alle attività di autolavaggi e di commercio di frutta e verdura.
Inoltre sono state individuate violazioni di norme antiriciclaggio e fiscali.
Nei confronti di un proprietario di immobile è stata, infatti, inflitta una sanzione di euro 6.000,00, per aver ricevuto“in nero”, dal proprio affittuario, una somma in contanti superiore ai 3.000 euro,soglia massima prevista dalla legge antiriciclaggio per i pagamenti
Ad un altro esercente, invece, l'Agenzia delle Entrate ha irrogato la sanzione della sospensione dall’attività per la reiterazione di quattro distinte violazioni in materia di scontrini fiscali.
Grazie al prezioso lavoro di intelligence e al capillare controllo economico del territorio portato avanti dalle Fiamme Gialle sono stati così contrastati comportamenti economici sleali e compromettenti per i diritti dei lavoratori.
Città di Castello/Umbertide
20/07/2018 12:09
Redazione