Mentre le istitituzioni cittadine assieme alle realtà calcistiche del territorio discutono a fondo negli incontri settimanali stabiliti per decidere il futuro societario, il Città di Foligno resta in fin di vita ma non completamente morto. Perchè se è vero che non ci sono più tesserati e si fatto la società è praticamente allo sbando e ancor più nel baratro dopo l'arresto di Ius, il Città di Foligno continuerà ad esistere almeno federalmente fino al 22 gennaio, data della gara in cui è da calendario la sfida all'Avezzano, che dovesse saltare come è scontato, sancirà la radiazione immediata da parte della Figc come accadrà negli altri raggruppamenti anche per Due Torri e Chieti, le altre due squadre che vivono una situazione analoga a quella dei falchetti. Come detto, la società resta ancora in vita, come dimostra anche il punto di penalizzazione e la multa di 1000 euro inflitta dalla Lega per non essersi presentata alla sfida con il Sansepolcro domenica scorsa. Il Foligno quindi perde anche un punto, scendendo di un gradino in classifica e quindi a quota 11 punti, in coabitazione con il Città di Castello che quindi già dal prossimo 8 gennaio alla ripresa del campionato al di la del risultato che maturerà in campo contro la diretta avversaria, guadagnerà certamente una posizione, in virtù di un altro punto di penalizzazione per i falchi. La Città attraverso le sue istitzioni si muove nel frattempo per costruire una società forte e composta da folignati, che possa trovare risorse, stimoli e programmazione giusta per chiedere l'ammissione in sovrannumero in Promozione, evitando un onta ancor più grande con la ripartenza dalla Seconda Categoria: in tal senso l'Associazione Folignalità ha da tempo già dato l'ok per qualsiasi tipo di collaborazione per ripartire il prima possibile.