Nemmeno la Coppa stavolta è servita a riportare il sorriso. Il Città di Foligno, cede ancora e di schianto; lo fa nel turno valevole per i sedicesimi di Coppa Italia di Serie D sul campo del Grosseto che nel finale di gara dilaga fino a raggiungere il 5-1 finale. E non manca qualche protesta, a partire dal gol del vantaggio iniziale maremmano siglato da De Martis, viziato a dire dei falchetti da una posizione di off side, la stessa che era stata invece fischiata a Giacomo Fondi al 24' o ad Urbanelli al 43' del secondo tempo. Resta il fatto che prendere cinque gol al di la dell'eminazione in Coppa è davvero tropp, sintomo che mentalmente ancor più che fisicamente la squadra è sparita dal campo prima del triplice fischio finale. E l'espulsione di Diomande per fallo da ultimo uomo e il successivo rigore trasformato da Draghetti, non bastano per dare una motivazione anche degli altri due gol che portano la firma di Lombardi e ancora Draghetti. Sembra quanto meno paradossale se ci si limita a guardare il risultato, ma la gara si è giocata e le proteste non sono mancate anche tra i dirigenti biancazzurri, con Ceccagnoli a farne le spese con l'allontanamento dal campo. Così Guazzolini torna sulla partita: “Il passivo finale non è bugiardo, qualcosa di più. Io sulla situazione di parità ho pensato pure che l'avremmo portata a casa ma ancora una volta gli episodi hanno fatto la differenza e noi ne usciamo danneggiati. Il primo gol del Grosseto è viziato da un fuorigioco che abbiamo visto anche noi dalla panchina, ma ormai non sto più nemmeno tanto ad infierire, dal 24 luglio ci va tutto storto. Formazione rimaneggiata? Era giusto dare spazio a chi finora ne aveva avuto di meno, tutti sono utili alla causa, aver dato spazio a chi ne ha avuto di meno non vuol mica seignificare non dare importanza alla Coppa. Come già detto alla vigilia tenevamo alla competizione,partivamo con l'intenzione di vincere perchè solo una vittoria può dare slancio e morale a questo gruppo, quindi oggi era l'occasione in più che si presentava. Dal punto di vista della prestazione non posso rimproverare nulla alla mia squadra, i ragazzi hanno fatto una buona partita”. E ora per Guazzolini vincere contro l'Arzachena assume i contorni di un bivio: da un lato la strada che porta all'esonero, dall'altra invece quella della vittoria e quindi della conseguente conferma. La società da questo punto di vista resta vigile in attesa proprio della gara in terra sarda, ma tanto dovrà essere fatto anche in sede di mercato a dicembre, altrimenti salvarsi potrebbe diventare una chimera.