Respinta con 19 voti contrari (della maggioranza) e nove a favore (dell' opposizione) la proposta di revoca del presidente del Consiglio comunale di Perugia Nilo Arcudi presentata dalla minoranza a Palazzo dei Priori. La proposta è stata illustrata dalla capogruppo Pd Sarah Bistocchi. Tenuto conto di quanto emerso dalle intercettazioni dell' inchiesta su presunte infiltrazioni della ' ndrangheta, nell' ambito delle quali compare anche il nome di Arcudi (non indagato e che si è sempre proclamato estraneo alla vicenda), l' opposizione ritiene che "lo stesso metterà maggiormente in sicurezza se stesso e l' intero Consiglio facendo un passo indietro rispetto alla carica ricoperta per ragioni di opportunità politica ed a garanzia dell' assise". Su richiesta del capogruppo di FI Giacomo Cagnoli, è stato letto in aula il parere tecnico, rilasciato dalla dirigente Luciana Cristallini, sulla regolarità tecnica della proposta di revoca. "Si esprime - si legge testualmente - parere di regolarità tecnica contrario. Nella nota sottoscritta da undici consiglieri comunali, con la quale si avanza la proposta di revoca del Presidente del Consiglio comunale di Perugia ai sensi dell' art 21 n. 1 del Regolamento del Consiglio comunale, non viene addebitato al Presidente alcun fatto o comportamento. Ciò posto, non è quindi possibile rinvenirvi alcun elemento riconducibile appunto a comportamenti o fatti censurabili con riferimento alla figura istituzionale del presidente per le funzioni che è chiamata a svolgere, così come invece è richiesto e ribadito dalla consolidata giurisprudenza". Il sindaco di Perugia Andrea Romizi ha chiesto "a tutti uno sforzo di responsabilità rilevando che la lotta alla criminalità passa anche per i comportamenti personali, nonché per lo sviluppo di progetti comunali condivisi"