La prima Commissione dell' Assemblea legislativa, presieduta da Andrea Smacchi, ha ascoltato questa mattina il commissario liquidatore Domenico Rosati (Trasimeno, Subasio, Onat (Orvietano-Narnese-Amerino-Tuderte), in rappresentanza anche delle altre Comunità montane dell' Umbria, sul "Piano unico di liquidazione" e sullo stato della riforma delle Comunità. Dall' informativa del commissario liquidatore è emerso - riferisce Palazzo Cesaroni - che "il sistema complessivo delle Comunità montane umbre (patrimonio, crediti, debiti) ha un residuo positivo di oltre 3 milioni di euro. Con ulteriori 800 mila euro relativi a mutui di cui dovrebbero farsi carico i Comuni. Rispetto a tutto ciò rimangono aperti alcuni contenziosi (che ammontano a qualche milione di euro), anche giudiziari, sul cui esito non ci sono al momento certezze. La legge regionale prevede l' utilizzo di un fondo patrimoniale per riportare in equilibrio il sistema".
L' assessore regionale Antonio Bartolini ha poi specificato che "la Comunità montana del Trasimeno si è trovata in una situazione molto seria". "Anche dopo la vendita degli immobili - ha aggiunto - la sua condizione patrimoniale si è rivelata insufficiente a pagare spese e debiti dell' ente. È in corso un' attività di mediazione con gli istituti di credito che però deve trovare ancora una conclusione. Abbiamo cercato di vedere se l' intero sistema della Comunità, con un piano unitario, poteva fare fronte a queste difficoltà. La legge regionale ' 14/2018' ha affrontato definitivamente la questione Comunità montane: il personale e le funzioni che ancora oggi vengono gestite dalle Comunità passeranno entro l' estate ad Afor (Agenzia forestale regionale). Si procederà poi a gestioni puramente liquidatorie di quanto è rimasto. Resterà un contingente minimo di personale che aiuterà i commissari liquidatori. Andrà risolto il problema delle tesorerie separate, cercheremo di provvedere con l' assestamento al bilancio 2019".