Sono tre le mozioni di sfiducia formalmente presentate nei confronti della presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, in seguito all' inchiesta sulla sanità.
La prima è stata inviata alla presidente dell' Assemblea legislativa, Donatella Porzi, dai consiglieri dei gruppi regionali Lega, Fratelli d' Italia, Forza Italia, Misto-Umbria Next, Misto-Fiorini per l' Umbria. Nell' atto si sottolinea come "il clima politico generatosi all' indomani dei rilievi apparsi sui giornali abbia incrinato irreparabilmente l' autorevolezza dell' Istituzione regionale per quanto concerne le decisioni da assumere in materia sanitaria", e in ragione di ciò "si ritiene pertanto che la Giunta regionale non sia più nelle condizioni di assicurare le proprie funzioni di governo della Regione".
Una seconda mozione è stata formalizzata a firma dei consiglieri regionali dei gruppi Misto-Ricci presidente/Italia Civica, Misto-Fiorini per l' Umbria e Movimento 5 Stelle. Nel documento i firmatari evidenziano "la necessità di una immediata nuova amministrazione regionale, con il ricorso a elezioni regionali anticipate" anche per dotare "il sistema sanitario regionale (a cui afferisce circa il 65-70 per cento del bilancio della Regione) di strutture politico-direzionali in grado di assicurare efficacia ed efficienza decisionale in servizi essenziali quali quelli sanitari, che necessitano di una continuità strategico operativa e una adeguata qualità". La terza reca le firme, nell' ordine, dei consiglieri dei gruppi regionali Movimento 5 Stelle, Misto-Ricci presidente/Italia civica, Misto-Fiorini. Nella mozione "si ritiene che la posizione della presidente della Giunta sia quanto mai compromessa e potrebbe mettere a serio rischio l' immagine dell' intera Regione Umbria e il corretto funzionamento del sistema sanitario regionale, che assorbirebbe circa l' 80 per cento della spesa annua, pari a circa 1,8 miliardi di euro".