La Direzione regionale sanità - nella foto il direttore Claudio Dario - in una nota ha informato che l’Istituto Superiore di Sanità ha confermato entrambi i casi risultati positivi al laboratorio di riferimento regionale.
I suddetti 2 casi sono d’importazione di infezione da coronavirus, non riconducibili dunque a focolai locali. Nei giorni scorsi difatti un 40enne folignate di professione agente di commercio si è recato in Emilia Romagna venendo così contagiato mentre un operaio 31enne di Montecastrilli, Comune in provincia di Terni, è venuto in contatto a Roma con un residente di Castiglione D’Adda. Il tampone nasale effettuato su due pazienti aveva subito dato esito positivo. Le due persone, secondi i primi accertamenti, erano già in isolamento volontario e sono in corso tutti i controlli del caso come da protocollo nazionale. Le loro condizioni vengono comunque giudicate "in buona salute" e dovranno osservare il periodo di quarantena, ampliato anche ai soggetti con i quali nel frattempo sono venuti a contatto.
Intanto sono in calo le chiamate al numero verde "Nus" (Numero Umbria sanità 800636363), a disposizione dei cittadini per chiarimenti sulla diffusione e prevenzione dell' infezione da coronavirus. Sono passate da una media di 350 al giorno della scorsa settimana, alle 200 di ieri. A darne notizia è l' assessore regionale alla Salute, Luca Coletto. "Lo scorso fine settimana, dopo la notizia dei focolai in alcune regioni italiane - ha detto l' assessore, secondo quanto riferisce una nota della Regione - al numero verde regionale sono arrivate moltissime chiamate di cittadini fortemente preoccupati. Da ieri la situazione si sta normalizzando e gli operatori, dalle cinque postazioni attive dalle 8 del mattino alle 20, nella giornata di oggi hanno ricevuto 200 chiamate da persone che chiedono informazioni sui due casi registrati in Umbria e se ci sono nuove ordinanze che modificano le disposizioni precedenti".
"Gli operatori - ha continuato l' assessore - stanno rassicurando i cittadini che non c' è alcun focolaio del coronavirus in Umbria e che, al momento, non cambia nulla rispetto alle misure già adottate". L' assessore, per rassicurare la comunità umbra, sottolinea che "i due casi che si sono verificati sono di importazione e in questo momento non ci sono nuove situazioni all' attenzione dei medici delle strutture sanitarie umbre".
Perugia
29/02/2020 20:28
Redazione