Dopo gli ospedali, dopo le case di cura, ora l'attenzione della Regione Umbria per arginare la diffusione del Covid 19 passa alle abitazioni. E' quanto è stato reso noto nel corso della conferenza stampa odierna della presidente Donatella Tesei, con l'assessore Luca Coletto, il dirigente Claudio Dario insieme alle dirigenze mediche della Regione.
TRATTAMENTO COVID LIEVE - MEDIA INTENSITA'
Si parte con un protocollo condiviso tra tutti i 12 distretti sanitari per il trattamento dei malati con isolamento domestico. Per loro, per quelli con parametri ben definiti , ovvero febbre sopra i 37 gradi e mezzo, tosse, dispnea da lieve a moderata, che non abbiano patologie cardiocircolatorie, si utilizzerà un farmaco antimalarico noto da almeno 70 anni, l'idrossiclorochina sommistrata per bocca due volte al giorno per sette giorni. Non è un farmaco specifico per il Covid, che di fatto ad oggi ancora non esiste, ma il suo principio attivo ha dimostrato di essere efficace anche nel Coronavirus. In caso di tampone positivo, effettuati i controlli cardiologici del caso dall'unità Usca di assistenza domiciliare, il farmaco, prescritto dal medico di base, verrà recapitato a casa. 12 le unità Usca in campo, sette per l'Asl 1 e 5 per l'Asl 2.
DATI EPIDEMIA
Quanto ai dati dell'epidemia in Umbria, riportati dall'assessore Luca Coletto, la situazione resta stabile sul fronte dei ricoveri, 185 oggi di cui 39 in terapia intensiva, fatto che non consente ha detto Coletto di abbassare la guardia. 1302 le persone positive, 4 in più rispetto a ieri, mentre i guariti sono 339, 18 in più. 52 i deceduti, uno più nelle ultime 24 ore. Sale il numero dei tamponi eseguiti , 1155 nel solo giorno di ieri.
GIOVE ZONA ROSSA, POZZO LIBERA
I provvedimenti più importanti sono quelli che da oggi e per i prossimi 14 giorni saranno presi per il Comune di Giove, nel ternano, che sarà messo in isolamento con l'istituzione di una zona rossa dopo il riscontro di 28 casi di positività, mentre viene riaperta l'area di Pozzo.
TASSO DI LETALITA'
L'analisi dei dati del Ministero della salute sul tasso di letalità fa dell'Umbria ad oggi quella in Italia dove sono morte meno persone, con un tasso del 3,9%; se messo in relazione con il tasso di utilizzo della terapia intesiva, che pone l'Umbria in media classifica rispetto alle altre regioni con il 39%, per l'assessore Coletto l'analisi indica che in realtà la Regione ha vissuto la sua emergenza, ma l'ha saputa gestire.
RESIDENZE ANZIANI
Ancora sul fronte dei numeri il dirigente del settore sanità Claudio Dario ha fornito i dati sulle residenze per anziani ed affini: eccetto due case, una a Castel Giorgio e l'altra delle suore di Porano, gli esiti sono stati negativi. Stesso trend in fase di esecuzione tamponi sulle carcerei di Terni e Spoleto. Nel contempo sono stati 4729 gli operatori socio sanitari formati in questo periodo.
PASQUA E PASQUETTA
L'ultimo intervento è stato quello della presidente Donatella Tesei (nella foto, affiancata dal capo gabinetto Federico Ricci) che in vista delle festività pasquali ha ricordato la chiusra degli esercizi commerciali domenica e lunedì di Pasqua, con possibilità di effettuare consegne a domicilio, quindi l'appello a restare a casa poichè l'emergenza non è finita. Su questo Claudio Dario è stato lapidario: passare da questi dati di epidemia alla triplicazione degli stessi, con comportamenti inadeguati, è un piccolo passo. Dopo Pasqua l'Umbria inizierà a ragionare sulla Fase 2, con attenzione alle imprese ed attività, ma per farlo la Fase 1 in questa Regione va chiusa il prima possibile.
Perugia
10/04/2020 15:26
Redazione