Per il momento sono duemila, una cinquantina di loro sono della provincia di Perugia , area fascia appenninica alcuni, ma potrebbero essere molti di più da qui alla metà di gennaio, quando inizierà presumibilmente il processo.
Sono gli ex obbligazionisti ed ex risparmiatori di Banca Etruria che ieri il gup del tribunale di Arezzo Giampiero Borraccia ha ammesso come parti civili nel processo per bancarotta contro le dirigenze dell'istituto bancario toscano, che nel crac finanziario di due anni fa portò dietro con sè milioni di euro di azionisti e risparmiatori che avevano firmato obbligazioni. L'esercito delle due mila parti civili potrà aumentare considerando che fino all'avvio del processo, le cui date saranno rese note mercoledì prossimo ma che dovrebbe attestarsi a metà gennaio, sarà possibile presentare istanza per essere ammessi . Il tutto per ottenere un risarcimento che potrebbe non essere peregrino, considerando che pochi giorni fa il tribunale di Ferrara ha stabilito il risarcimento di un risparmiatore travolto dal crac della Cariferrara per un valore di 19 mila euro .
Il gup di Arezzo non ha ammesso in qualità di parti civili nè il Comuni che avevano fatto istanza nè le associazioni dei consumatori, ma non ha fatto distinzione tra obbligazionisti ed azionisti, ammettendo anche quest'ultimi.
Intanto, comunica Alessandro Petruzzi di Federconsumatori, prosegue anche il percorso di chi ha scelto la via, piuttosto che del tribunale ordinario, del risarcimento forfettario, accettando di riavere indietro l'80 % dei propri risparmi, una soluzione scelta da molti perchè di fatto più breve nei tempi. Da ricordare che il crac di Banca Etruria trascinò con sè tantitissimi risparmiatori dell'area appenninica, dove l'istituto bancario rilevò a suo tempo la banca popolare di Gualdo Tadino, Sigillo nel rapporto abitanti / risparmiatori fu il più colpito . Anche qui in questi mesi sono stati ascoltati dagli inquirenti che indagano sul crac molti risparmiatori rimasti beffati; in particolare si cerca di capire quali furono le modalità di sottoscrizione delle obbligazioni e se o in che misura i clienti furono informati dei rischi insiti in quella forma di risparmio .
Perugia
26/11/2017 15:51
Redazione