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Crisi Merloni: il Governo firma l'accordo per il rilancio produttivo di Gaifana e Fabriano

Crisi Merloni: il Governo firma l'accordo già siglato dal sindacato per il rilancio produttivo dei siti di Gaifana e Fabriano. Via libera all'allungamento della cassa integrazione e agli incentivi per i pre-pensionamenti.
Anche se oltre un milione e mezzo di lavoratori metalmeccanici attende il rinnovo del contratto e si prepara alla mobilitazione in queste ore, ci sono buone notizie per quelli degli stabilimenti Merloni di Fabriano e Gaifana – molti dei quali provenienti dall’eugubino-gualdese - per i quali ci sarà una proroga della cassa integrazione. Arriva infatti il si del governo al piano di rilancio della Antonio Merloni spa. Il ministro del lavoro Cesare Damiano ha sottoscritto ieri l’accordo che nei giorni scorsi aveva registrato l’adesione delle organizzazioni sindacali. Nell’atto sono contenuti l’allungamento della cassa integrazione straordinaria per altri due anni, gli incentivi già a partire da questo mese ai lavoratori che sceglieranno di andarsene con la mobilità volontaria e i prepensionamenti, nonché la salvaguardia di tutti i siti industriali e la conferma della mission produttiva di Fabriano e Gaifana. La situazione dei due stabilimenti del gruppo Merloni aveva infatti risentito delle difficoltà determinate dalla concorrenza internazionale sui costi. L'accordo tra proprietà e sindacati del novembre 2007, sottoscritto dal ministro Damiano e che segue a quello di due anni fa si muove in due direzioni: cercare, da un lato, di costruire marchi propri per superare la rigidita' di produttore per conto terzi, dall'altro mantenere anche questa attivita' nella fase di consolidamento delle nuove iniziative''. ''L'utilizzo degli ammortizzatori sociali, cassa integrazione e mobilita' e' funzionale alla necessita' di fronteggiare le difficolta', mantenendo pero' nei due siti sia i livelli occupazionali che produttivi. La proprieta', in Umbria, come già anticipato nei giorni scorsi, si sta poi attivando per la vendita di un'area industriale di 13 ettari da attrezzare e vendere a lotti, e per la costruzione in territorio umbro di un centro logistico a servizio dei due stabilimenti per il collegamento con i porti di Ancona e Civitavecchia.

11/01/2008 10:26
Redazione
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