Dopo la recente pubblicazione dei dati regionali sull'occupazione, sulla nascita di nuove imprese e sulla riduzione del PIL, il CNA (confederazione nazionale dell'artigianato) dell'Umbria chiede interventi urgenti e mirati per rilanciare l'economia regionale.
“I primi dati che vengono dalle imprese del settore, soprattutto quelle in subfornitura, sono allarmanti – dichiara Simone Mazzocchi, presidente regionale di CNA Produzione – infatti, di fronte alla riduzione delle commesse nei settori dell'automotive e dell'aerospazio,la prima misura correttiva adottata è riportare le attività al proprio interno della filiera, danneggiando proprio i terzisti”.
Lo stesso Mazzocchi continua illustrando i dati di Banca Italia che evidenzia difficoltà ad attivare nuove linee di credito per circa il 20% delle imprese umbre e, tra queste, molto sono quelle manifatturiere. L'unica misura al momento disponibile per aiutarle è quello di rilanciare un sistema di garanzie regionali, integrandolo con il fondo centrale di garanzia e una sinergia con il sistema bancario. Per fare un esempio, prosegue Mazzocchi, con 12 milioni di euro destinati alla patrimonializzazione dei confidi, si potrebbero rilasciare garanzie per almeno 120 milioni di finanziamenti.
Il CNA non si sofferma solo su subfornitura e accesso al credito, ma rileva problematiche importanti anche per l'export.
“Rileviamo una progressiva contrazione delle esportazioni – dichiara Roberta Datteri, vice presidente nazionale del CNA – soprattutto nei settori più rappresentativi del made in Italy. Gli effetti dell'emergenza economica si verificheranno da qui fino ai primi mesi del 2021, pertanto stiamo provando nuove strategie commerciali come creazione di piattaforme digitali, promozione dell'e-commerce e la realizzazione di showroom temporanei “.
Perugia
16/07/2020 10:57
Redazione