“Non chiamiamola mostra, sara' come varcare le porte di un grande museo nazionale, come visitare la Galleria degli Uffizi di Firenze o il Museo di Capodimonte di Napoli”. Vittorio Sgarbi evoca le raccolte di due prestigiosi musei italiani per descrivere la mostra “Da Giotto a Morandi. Tesori d'arte di Fondazioni e Banche italiane” che si terra' dall’11 aprile al 15 settembre 2017 a Palazzo Baldeschi, edificio storico di proprieta' della Fondazione perugina. Promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e organizzata dalla Fondazione CariPerugia Arte, la mostra e' realizzata con l’importante contributo di Unicredit, la societa' che ha assorbito la Banca dell’Umbria, della quale la Fondazione deteneva la proprieta'. Tra i principali gruppi bancari italiani ed europei Unicredit, insieme agli altri due partners del progetto Augustum Opus SIM e Nextam Partners SIM SpA, ha condiviso l’idea della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia di devolvere parte dei proventi a favore degli interventi di recupero del patrimonio storico-artistico umbro danneggiato dai recenti eventi sismici. Come annuncia il titolo, la mostra intende valorizzazione lo straordinario patrimonio artistico posseduto dalle Fondazioni di origine bancaria e delle Banche italiane. Si tratta di un patrimonio ampio che, per la varieta' della sua composizione e per la sua stratificazione temporale, puo' essere considerato il volto storico e culturale dei diversi territori della nostra penisola. Questa particolare attivita' collezionistica e' un aspetto del più complessivo impegno culturale delle Banche e delle Fondazioni, in una dimensione più ampia di attività e di impegno verso la comunità di riferimento: acquisto, recupero, restauro e quindi tutela e valorizzazione di opere che altrimenti andrebbero disperse. La maggior parte delle opere in mostra sono catalogate in raccolte, la banca dati consultabile online realizzata dall’Acri, l’Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio che ha concesso il suo patrocinio, insieme alla Regione Umbria e al Comune di Perugia. Come sostiene il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia Giampiero Bianconi: “L’iniziativa assume ancor più valore in quanto proprio quest’anno si celebrano i 25 anni dalla nascita delle Fondazioni di origine bancaria. Abbiamo sempre investito importanti risorse per la valorizzazione del patrimonio culturale del nostro territorio e siamo orgogliosi di poter portare proprio nella nostra citta' alcuni esempi che testimoniano come in tutto il territorio nazionale Fondazioni e Banche abbiano operato in questa direzione, permettendo di salvaguardare un patrimonio artistico di grande valore che merita di essere messo a disposizione del pubblico”. “Un patrimonio privato messo a disposizione del pubblico in un’ottica non privatistica, ad integrazione di una attivita' culturale che i musei pubblici nazionali non potrebbero permettersi”, aggiunge il curatore Vittorio Sgarbi. La mostra perugina propone dunque un avvincente percorso lungo sette secoli di storia dell’arte e al contempo consentira' di verificare la pluralita' degli orientamenti che stanno alla base del fenomeno del collezionismo bancario. Questo prezioso tesoro diffuso - e in parte ancora poco conosciuto dal grande pubblico - sarà raccontato attraverso 90 opere, da Giotto, l’artista che ha rinnovato la pittura, cosi' come Dante, suo contemporaneo, e' ritenuto il “Padre” della lingua italiana, a Giorgio Morandi che, guidato da una sorvegliatissima coscienza formale, fu capace di infondere una solennita' pacata e austera ai semplici oggetti del quotidiano.