Dall'Ungheria a Gubbio sulle tracce di un racconto ungherese. La storia di Peter viandante da quasi un anno in bicicletta

Non è quella tiplogia di turisti che fanno felici gli operatori economici della città, visto che non spendono quasi un soldo nel posto dove vanno; di loro non parlano i numeri commentati dagli amministratori cittadini perchè sfuggono a ogni rilevazione, eppure sono tra i più appassionati, veri e suggestivi reporter e testimonial che una città d'arte come Gubbio possa avere. Sono viandanti com Peter Lukacs, 20 anni, ungherese che oggi ha visitato la città di pietra con la sua bicicletta, quella che dallo scorso settembre 2017 lo ha portato a conoscere, senza mai tornare a casa, 12 paesi di Europa ed Asia, tra cui Turchia, Iran , Iraq , Grecia, per poi approdare da queste parti dell'Appennino. Perchè qui? Perchè nel suo paese ha letto di Gubbio in un libro reportage dal titolo “Passenger and moonlight” scritto da un ungherese. Ne è rimasto affascinanto ed ha voluto vedere i luoghi descritti, Sant'Ubaldo, Piazza Grande, i vicoli, raccontandoli nel suo diario di viaggio. Ai tempi dei post sui social, scritti da anonime tastiere, la sua vecchia agenda in pelle scritta con quella calligrafia sottile e minuta, regolare ed ordinata sa piacevolmente di romantico e di sensibilità retrò. Nella sua bici c'è tutto quello che serve a un turista come lui che dorme in tenda, si lava nelle fontane pubbliche, pedala sotto la pioggia con l'incerata addosso o sotto il sole a torso nudo. Ha lavorato in una fattoria in Grecia per poter mangiare, in altri casi riceve l'ospitalità di chi gliela offre. A Gubbio è stato Italo Cardoni a incontrarlo casualmente mentre girovagava e la proverbiale ospitalità eugubina gli ha consentito di conoscere casa sua, condendo la pausa pranzo con tagliatelle al ragù. Peter, che in ottobre sarà a casa, studierà all'Università nella facoltà di medicina . Oggi è ripartito sotto il sole afoso delle 3 del pomeriggio in direzione Umbertide con la leggerezza dei suoi 20 anni e la consapevolezza di un'avventura da portare a termine , ricca di tanta umanità trovata e restituita. Buon viaggio.