E' impensabile una responsabilità dell'ex sindaco di Gubbio Orfeo Goracci e dei membri delle sue due giunte nel danno erariale causato al Comune per la compravendita di un terreno comunale in località Sioli . Lacune, semmai, vanno riscontrate, nell'operato degli uffici pubblici.
Lo ha detto la Corte dei Conti che nella giornata di ieri ha emesso la sentenza sul caso che vedeva coinvolti ben 10 ex amministratori eugubini, con Orfeo Goracci anche Maria Cristina Ercoli, Lucio Panfili, Graziano Cappannelli, Marino Cernicchi, Renato Enzo Albo, Sauro Monacelli, Riccardo Farneti, Renzo Menichetti e Aldo Cacciamani.
Il caso è noto e si trascina da anni, quando il Comune mise in vendita un terreno di sua proprietà dove però insisteva un container dato in affitto ad un eugubino. Dell'acquisto del terreno da parte di un terzo non se ne fece nulla, a causa proprio della presenza in loco di un locatario.
Il fatto finì al Tar con un ricorso dell'acquirente che si vide riconosciuto dal tribunale amministrativo il diritto ad essere risarcito per il danno subito, 8 mila euro più 3 mila di spese processuali.
Sentenza del Tar alla mano, la procura della Corte dei Conti ha chiamato in giudizio l'allora sindaco Goracci e le due giunte che si trovarono a gestire la complessa faccenda, chiedendo loro di ripagare di tasca propria il danno erariale , salvo poi ieri la Corte rigettare la richiesta e assolvere tutti gli imputati, stabilendo anche per loro un risarcimento per le spese legali.
Caso chiuso che tuttavia inevitabilmente avrà una sua eco nell'altro processo a carico dell'ex sindaco Goracci , quello in sede penale legato all'inchiesta Trust dove la compravendita di questo terreno compare tra i capi d'imputazione .
Già perchè la Procura presenta il caso come esempio di “modus operandi” dell'ex sindaco che avrebbe favorito l'affittuario del container, amico di partito, piuttosto che l'acquirente .
La sentenza della Corte dei Conti, smontando la tesi di una responsabilità diretta degli amministratori nella gestione della compravendita, sarà certamente portata all'attenzione del processo penale dalla difesa dello stesso Goracci come elemento dal quale non prescindere.
Processo penale che ripartirà da zero il prossimo 19 gennaio 2018 con un nuovo giudice e le testimonianze che dovranno essere nuovamente rese in aula . Una volontà di allungare i tempi per giungere alla prescrizione? “Non è nostro interesse – risponde l'avvocato Marco Marchetti che cura la difesa di Goracci – ma in questo processo dove non c'è un documento di accusa, solo dichiarazioni di soggetti che si dichiarano parte lesa è importante che il nuovo giudice ascolti tali testimonianze su cui dibattere in sua presenza”. La stessa prescrizione per alcuni dei reati contestati all'ex sindaco, come la concussione ,è lontana e non arriverà come minimo prima del 2021. “ Ci sarà il tempo – afferma Marchetti – per dimostrare in aula l'innocenza”. (c.t.)
Gubbio/Gualdo Tadino
22/12/2017 10:49
Redazione