Tanto ha tuonato nella giornata di ieri, che alla fine, a distanza di 24 ore, sulla Giunta Marini è piovuto davvero. Anzi, è grandinato, considerando le parole forti e nette con le quali stamani l'ormai ex assessore alla Sanita', Luca Barberini, ha ufficializzato le proprie dimissioni con una lettera alla presidente della giunta regionale, la sua collega di partito Catiuscia Marini, "essendo venuto meno - ha scritto Barberini - il rapporto fiduciario".
L'annuncio in anteprima è stato dato via facebook dallo stesso assessore nel suo profilo personale, con parole durissimo che a questo punto rischiano di aprire una vera e propria crisi politica in seno alla maggioranza che sostiene l'esecutivo Marini bis. Pomo della discordia la nomina dei dirigenti nella sanità, per la quale Barberini chiedeva un netto cambiamento e la Marini ha invece spinto per una continuità, seppur modificando incarichi e nomi.
La giunta regionale ieri ha deliberato le nomine dei direttori sanitari di Asl e Aziende ospedaliere dell’Umbria. I nomi sono quelli di Andrea Casciari alla Usl Umbria 1, Maurizio Dal Maso all’azienda ospedaliera di Terni, Emilio Duca, all’azienda ospedaliera di Perugia, e Imolo Fiaschini alla Usl Umbria 2. Tutte soluzioni già in realtà trapelate nelle ore precedenti all’ultima riunione di giunta, che in molti avevano immaginato che sarebbe durata fino a tarda notte. E invece, alla fine è arrivata la quadra. La nomina dei dirigenti però è avvenuta senza la presenza dell'assessore, come aveva già dichiarato ieri. Da qui il venir meno di quel legame di fiducia che sta alla base della decisione di rimettere il mandato.
“Purtroppo non è stata interpretata la necessità di cambiare per migliorare la cose – scrive Barberini nel post su facebook - e' venuto meno un rapporto di reciproca fiducia e lealtà all'interno della Giunta. Non si possono fare scelte così importanti, come quelle dei direttori generali, senza ascoltare l'assessore delegato in materia sulle esigenze espresse dalla comunità: ricadono troppo direttamente sulla vita dei cittadini”.
Le dimissioni di Barberini (di cui lui stesso spieghera' le motivazioni in una conferenza stampa domattina nella sede del consiglio regionale umbro) arrivano dunque dopo le 36 ore più convulse di questo secondo mandato della Governatrice.
Su cui pesano come macigni le sue parole: “Su sanità e sociale – scrive Barberini - non possiamo più vivere di ricordi e risultati conseguiti nel passato, serve un cambio di passo. Ritengo che le prese di posizioni arroganti, sia nella politica che nella vita, non paghino. La battaglia per il cambiamento e l’innovazione, la spinta propulsiva che ho cercato di portare interpretando la voce e i bisogni della comunità umbra, proseguiranno in altri ruoli con rinnovato vigore”.
Ora la sanità umbra riprenderà il suo corso, ma resta un enorme punto interrogativo sul futuro assessorato alla Sanità – che ricordiamo catalizza oltre il 70% delle risorse di bilancio di Palazzo Donini – e non meno incognite gravano sul futuro stesso della Giunta Marini e della maggioranza che si ritrova con un Pd spaccato in due: dei 12 consiglieri seduti a Palazzo Cesaroni, ben 5 hanno firmato ieri un documento che critica aspramente le decisioni della Giunta Marini. Con Barberini, si sono schierati Smacchi, Brega, Guasticchi e la stessa presidente dell'assise, Porzi. Ricucire questo profondo strappo sarà il prossimo obiettivo della Governatrice.
Perugia
17/02/2016 19:52
Redazione