L'impoverimento su base annua in una realtà come Gubbio, oggi ripsetto al 2008, si misura nell'ordine delle decine di milioni. E lo stesso vale per un'intera realtà come quella dell'Alto Chiascio, una delle più colpite insieme a quella della dorsale Appenninica dagli effetti della crisi. La chiusure delle grandi aziende manifatturiere, vere e proprie eccellenze, lo sgretolamento del sistema produttivo legato al ciclo delle costruzioni, le difficoltà dei grandi produttori di cemento e il loro indotto, cosi come le criticità legate alle aziende del commercio, secondo la Cgil hanno segnato pesantemente gli assetti sociali e relazionali di questa parte del territorio regionale, E a questo si sono aggiunti, da ultimo, gli effetti indiretti del terremoto. Parte da questa analisi la riflessione che la Cgil ha svolto all'auditorium dell'ospedale di Gubbio e Gualdo Tadino nell'ambito del proprio direttivo provinciale. Alle istituzioni, ai corpi intermedi e agli mprenditori la Cgil propone la discussione sulle prospettive di rilancio di questo e di altri territori. Lo ha detto il segretario della camera del lavoro di Perugia, Ciavaglia, secondo il quale la quarta rivoluzione industriale proprone la sfida dell'integrazione tra l'innovazone e il valore umano, che oggi è in svantagigo. Serve allora anche un nuovo modello di contratazone e un nuovo piano per il lavoro 4.0, magari attraverso la riduzione dell'orario di lavoro. Al direttivo eugbino ha partecipato anche il segretario nazionale Vincenzo Colla che si è soffermato sule tematiche relative ai questiti referendari – Jobs act e appalti, per i quali il voto è prevsto per il 28 maggio
A portare il saluto per l'amministrazione comunale eugubina è stato il sindaco Stirati che ha assicurato la salvaguardia dei servizi a beneficio delle fasce più deboli nel prossimo bialncio di previsione e ha ricordato la sfida della forte sinergia tra le istitutioni del territorio messa in campo nella partita delle aree interne.