Sarà una giornata particolare quella di domani, giovedì 25 maggio, per i dirigenti scolastici umbri. Sarà infatti una giornata di agitazione, un vero e proprio sciopero, promosso al termine di una lunga riflessione inerente le tante problematiche che circondano oggi il lavoro del dirigente scolastico e alle quali le istituzioni preposte (Ministero, Ufficio scolastico ed enti locali) tardano a dare risposte.
La decisione dell'iniziativa di protesta è giunta al termine della riunione dei Dirigenti Scolastici dell’Umbria svoltasi a Perugia, in autoconvocazione, per l’esame delle problematiche professionali e per un appello a Sindacati, Ministero, Enti Locali . Pieno il riconoscimento, da parte degli oltre cento capi di istituto della regione, di una situazione non più sostenibile e che richiede con urgenza correttivi sia sul piano giuridico contrattuale, che su quello economico.
E se nell’immaginario collettivo, il Preside è ancora una figura alta e solenne che non ha grandi impegni e che – al pari degli insegnati- lavora mezza giornata e con lunghe ferie estive, la realtà è che questo è un mestiere ben diverso.
"I Dirigenti Scolastici hanno una mole di responsabilità e di incombenze straordinarie - dichiara la portavoce dei Dirigenti, Maria Marinangeli - sul piano amministrativo, gestionale , manageriale, di sicurezza, in scuole ormai sempre più grandi – con oltre mille alunni- e complesse . Il sovraccarico funzionale rischia di non consentire di usare le energie nel presidiare gli snodi davvero rilevanti relativi alla formazione e alla didattica".
Nel corso dell’incontro, nell’affollata aula magna dell’IIS ” Cavour – Marconi- Pascal” , si sono levate alte voci di protesta per l’eccesso di adempimenti , connessi all’attuazione della Legge sulla Buona Scuola (immissioni in ruolo, organico potenziato, PTOF, valorizzazione del merito, chiamata per competenze, alternanza scuola/lavoro, reti di scuole, valutazione di sistema e delle professionalità),ma ancor più derivanti dall’attuazione delle norme su trasparenza, anticorruzione, sicurezza dei locali scolastici, nuovo codice degli appalti, dematerializzazione, sicurezza informatica.
"A differenza delle altre Pubbliche Amministrazioni , nella scuola tutto è in capo all’unica figura dirigenziale . Tante, troppe responsabilità, senza adeguati strumenti per svolgere al meglio i propri compiti. Serve sia una semplificazione, un nuovi modello di governace, e un riconoscimento economico per le accresciute responsabilità professionali" ha concluso la Marinangeli.
I Dirigenti Scolastici dell’Umbria parteciperanno dunque agli appuntamenti sindacali di protesta fissati per giovedì 25 maggio : sit in e manifestazioni a Roma, assemblea sindacale a Perugia, e sciopero. Le diverse sigle hanno messo a punto iniziative diverse, ma comunque tutte atte a sottolineare l’assoluta esigenza di riposizionare la Dirigenza Scolastica in una condizione di adeguatezza economica ( con allineamento retributivo alle altre dirigenze della P.A.) e sostenibilità dei carichi di lavoro.
L'intervista a Maria Marinangeli andrà in onda stasera nella rubrica "Trg Plus" alle ore 20.50 su TRG.
Gubbio/Gualdo Tadino
24/05/2017 15:30
Redazione