La Giunta regionale dell''Umbria, su proposta dell''assessore alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare, Luca Barberini, ha approvato gli indirizzi di programmazione per l''attuazione di nuovi interventi e servizi per l''assistenza alle persone con disabilita'' grave prive del sostegno familiare, attraverso le risorse messe a disposizione dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, che per l''Umbria ammontano a 1 milione e 350 mila euro tramite il cosiddetto Fondo sul "Dopo di noi", previsto dalla legge nazionale 112 del 2016. "Abbiamo recepito una legge di civilta'' - evidenzia Barberini, in un comunicato della giunta - che mette a disposizione dei territori risorse per dare prime risposte a chi si trova in una situazione di particolare fragilita'' e non puo'' piu'' contare, o non potra'' piu'' contare in un futuro prossimo, sulla protezione della famiglia. Si tratta di un aiuto concreto per la vita quotidiana delle persone con gravi disabilita'' e di un modo per dare maggiori certezze ai familiari circa il futuro dei propri cari in difficolta''". "La programmazione regionale per il ''Dopo di Noi'' - spiega l''assessore - e'' stata definita dopo un lungo confronto con le associazioni maggiormente rappresentative delle persone con disabilita'' e con le diverse Zone sociali del territorio regionale, che dovranno attuare concretamente le azioni previste. Al centro del progetto c''e'' la persona gravemente disabile, sola o con una famiglia non piu'' in grado di prendersene cura. L''obiettivo - continua - e'' definire percorsi di assistenza specifici e personalizzati, tesi a renderla il piu'' autonoma possibile anche attraverso programmi di accompagnamento per l''uscita dal nucleo familiare di origine o soggiorni temporanei al di fuori del nucleo familiare. Previsti anche programmi di accrescimento della consapevolezza, di abitazione e sviluppo delle competenze per la gestione della vita quotidiana e tirocini finalizzati all''inclusione sociale. A tale proposito - conclude Barberini - verranno incentivate le progettualita'' mirate alla valorizzazione della vita e degli impegni extradomiciliari e alla concreta espressione dei talenti e delle attitudini della persona, con specifico riferimento ai percorsi di accesso al lavoro. Tutto questo in funzione di una piena realizzazione delle persone con disabilita''"