Il consiglio comunale di Gubbio dice si all'atto d'indirizzo politico che dà mandato alla giunta comunale di esplorare la possibilità in Regione di ampliamento della discarica di Colognola. 14, si , ovvero la maggioranza e 6 contrari , ovvero l'opposizione . Non partecipa alla discussione e nemmeno al voto il consigliere di centro destra Francesco Gagliardi perchè contesta la violazione del regolamento comunale, non essendo stato possibile consultare gli atti on line nel tempo dovuto, meditando ora di invalidare le delibere di consiglio odierne. Oggi la massima assise cittadina, davanti ad un pubblico più folto del solito visto l'argomento all'ordine del giorno, discuteva sulla possibilità di ampliamento della discarica di Colognola. A presentare un ordine del giorno, i gruppi di maggioranza che con Valerio Piergentili hanno spiegato il senso della richiesta : risolvere un problema che Gubbio si trascina da anni, come quello del risanamento di Colognola per il quale mancano i soldi, farlo con il coraggio di scelte, tipo l'ampliamento , che nell'immediato possono sembrare poco compresibili, ma che di fatto consentiranno al Comune di introitare, accantonando denaro per il futuro post mortem della discarica, ed eviteranno all'Umbria e a Gubbio di ritrovarsi a bruciare rifiuti come alternativa unica a discariche ormai sature. I dettagli li ha spiegati l'assessore Alessia Tasso : servono 5 milioni di euro per chiudere Colognola, soldi che non ci sono e che le passate amministrazioni, quando Colognola guadagnava, non hanno accantonato . Unica possibilità per risolvere la questione: chiedere alla Regione di far rientrare la discarica nel piano regionale dei rifiuti dal quale oggi è esclusa, consentirne l'ampliamento ( circa 100 mila metri cubi in più , ma oggi di crifre non si è parlato ) e contemporaneamente progettarne, anche economicamente, la futura chiusura e riambientamento. Dalle opposizioni è un coro di no: secco quello di Pavilio Lupini, Gubbio Libera, che accusa l'amministrazione comunale di essere stata supina sulla questione nel momento in cui ha aderito all'Ati 1 senza chiedere in cambio l'accollamento degli oneri di Colognola su un contesto regionale. Ampliare, dice Lupini, non si può , non c'è spazio, si può solo costruire una nuova discarica di fronte a quella esistente e sfida ironicamente la giunta a farlo. No dei 5 stelle che dicono a chiare lettere che Colognola va eliminata, risanata, restituita come area bonificata alla comunità, questa l'unica strada. No di Impegno per Gubbio con Francesco Zaccagni che invita la maggioranza a non avere preconcetti su un futuro incenerimento perchè comunque sarà inevitabile. No del Pd che domani illustrerà la problematica Colognola in sede di commissione consiliare in Regione, per capire quali possano essere le vie da percorrere . Toni accesi in aula, con la maggioranza che ha accusato le minoranze di costruire ad arte un caso su un problema che è originato dalle passate amministrazioni comunali, dove alcuni dei membri , oggi all'opposizione , siedevano all'epoca con ruoli di governo. Alla fine il voto che ha sancito il via libera per la giunta di recarsi in Regione e chiedere un ampliamento della discarica : Piergentili si appella al consigliere Andrea Smacchi anche se non lo nomina direttamente, ma il riferimento è chiaro, affinchè si adoperi: " Per aiutare – ha detto - concretamente la sua città".
Gubbio/Gualdo Tadino
27/04/2017 15:10
Redazione