"Siamo stupiti, amareggiati e spaventati per la cosa più preziosa che abbiamo, ovvero la nostra festa che compie 40 anni proprio nel 2017 . Allo stesso tempo siamo orgogliosi perchè da 10 anni abbiamo introdotto l'antidoping in forma obbligatoria molto prima che la legge Martini lo prevedesse". E' questo il commento del Gonfaloniere dell'Ente Giochi delle Porte di Gualdo Tadino Nicola Boss nel giorno in cui l'Ente stesso, in una forma di trasparenza, ha voluto rendere noti i risultati del laboratorio Unirelab, relativi ai prelievi sui somari in gara domenica 25 settembre di quest'anno nel Palio di San Michele Arcangelo. Le analisi hanno trovato positivo al doping il somaro Cesare di Porta San Martino. Una bomba che è arrivata alla sede dell'Ente martedì scorso, qualcosa che in tanti anni dei Giochi non era mai accaduto. Cesare non è un animale dei Giochi in senso stretto perchè, a differenza degli altri somari, non è di proprietà di Porta San Martino, ma è stato preso in affitto alcuni mesi prima del Palio. Le controanalisi, che certamente la Porta richiederà, potrebbero dare altri risultati, ma se li confermassero, andrà comunque capita quale sia stata nel dettaglio la gestione dell'animale dal momento in cui è arrivato alla stalla giallo rossa . Lo stesso Gonfaloniere Bossi su questo è garantista: " Sono convinto della buona fede dei dirigenti di San Martino – dichiara a Trg - anche partendo dal fatto che il somaro Cesare è un asino preso in affitto e quindi con una gestione non completamente afferente alla Porta". La preoccupazione tuttavia resta anche perchè, se venisse confermato il doping, il fatto potrebbe avere conseguenze sia penali che disciplinari. Penali in quanto è reato detenere ed usare sostanze dopanti, come è reato il maltrattamento di animali; disciplinari perchè l'Ente Giochi su questo punto ha un regolamento rigidissimo. Qualora, infatti, siano accertate responsabilità, sono 10 gli anni di squalifica per il priore, i responsabili di stalla, auriga, frenatore, fantino e lo stesso somaro. Una vera e propria mazzata su una Porta che già aveva dovuto affrontare l'anno scorso non poche difficoltà. Su questo però Bossi promette il suo intervento in qualità di Gonfaloniere: "Sono totalmente convinto della estraneità dai fatti dei giovani giocolieri di San Martino – afferma - e mi impegno in prima persona per un nuovo regolamento che tuteli i giocolieri , in quanto, è evidente, non prendono parte a decisioni fondamenti come l'acquisto di un animale, i metodi di allenamento, la cura medica finanche alla scelta di quale tra i somari di stalla verrà fatto correre per i Giochi. Se resterò Gonfaloniere, chiedero' uno sconto sull'eventuale sanzione oggi prevista dal regolamento a carico dei giocolieri". Quanto al Palio, la positività al doping non cambia nulla nello scenario visto che Porta San Martino non aveva vinto il drappo e la sua perfomance risulta ininfluente ai fini del primo posto vinto con merito da Porta San Benedetto.
Gubbio/Gualdo Tadino
21/10/2016 13:44
Redazione